1. LA CILIEGINA SULLA TORTA


    Data: 27/03/2018, Categorie: Hardcore, Tabù Gay / Bisex Autore: Guerra42, Fonte: xHamster

    ... rammarico. Mi sembrò tanto sincero quanto sexy.
    
    " Ma si stai tranquillo, paga l'assicurazione. E poi se devo essere sincero un po' di colpa ce l'ho anche io. Purtroppo ero distratto , completamente distratto " gli dissi accennando un sorriso.
    
    " Beh, avrai avuto i tuoi pensieri. Tutti abbiamo i nostri problemi. Ciò non toglie che mi sento in colpa. Vorrei rimediare in qualche modo" povero lui.
    
    " Come ti chiami? Arturo? Piacere io sono Guerrino. Senti Arturo, l'unica colpa che ti si può attribuire, e accetta le mie parole per quello che sono, senza malizia, è di essere un bono della madonna!!! E sei un pericolo per quelli come me che invece di concentrarsi su quello che fanno, rimangono folgorati da tanta bellezza mascolina. Sono gay, e sono un debole . Davanti a uno come te perdo la ragione completamente " gli dissi senza mezzi termini. O la va o la spacca!!!
    
    Lui dopo avermi fissato negli occhi serio , ad un tratto cambiò espressione del viso e ridendo di gusto mi afferrò per il collo e mi disse " Amico mio, sei una sagoma guarda, ammiro il tuo coraggio, e ora so cosa devo fare. Alla tua macchina ci pensiamo domani. Sali nella mia che ti voglio offrire la cena!!! " il cuore mi batteva fortissimo, ma non potevo rifiutare il suo invito, per me era un ordine e dovevo obbedire. Così feci.
    
    Durante la cena parlammo molto. E bevemmo tanto. Saltò fuori che Arturo era un uomo di 50 anni appena compiuti, che era divorziato da 15 anni, che non aveva figli perché lui o la ...
    ... ex aveva un problema, non indagai su questo ma pensai che forse poteva essere stata la causa della separazione . Che viveva da solo, che attualmente era single ma che , ahimè, era un grande amante della figa. Faceva il trasportatore per un azienda agricola in zona. E che quello era il suo primo giorno di ferie. Due settimane di meritato riposo.
    
    Più lui parlava , più io ero rapito da lui, dal suo sguardo penetrante, dalle sue labbra carnose, dai suoi denti avorio, dalle sue braccia possenti, dagli avambracci pelosi, dalle sue mani grandi e consumate. Ma ciò che mi faceva perdere i sensi era il suono della sua voce.
    
    Finito di cenare mi invitò a casa sua a bere qualcosa e continuare la serata. Ero a piedi, abbastanza ubriaco ma non troppo da perdere il controllo, accettai l'invito " Si Signore!!!"
    
    Durante il tragitto mi disse che non era mai stato con un uomo, e che non aveva nessuna intenzione di farlo. Pensai, perché mi porti a casa tua allora?
    
    "Tranquillo Arturo non ti salto addosso " falsa bugiarda puttana che non sono altro!!
    
    Insomma per farla breve, arrivammo a casa sua, in mezzo alla campagna rovigotta. Mi ritrovai in mezzo al nulla. Entrammo in quella che era una modesta casa stile rustico. Isolata. Subito prese due bicchierini e li riempì' di una grappa che si vantò essere di produzione di un suo caro amico.
    
    Brindammo alla serata, poi alla mia macchina, poi a noi due. Dopo il terzo brindisi non ricordo il motivo ma ci ritrovammo in mutande!!!!
    
    " Ma ...