1. Il ricatto 4 -Il viaggio a Ginevra-


    Data: 05/10/2017, Categorie: Incesti Autore: Elena Anele, Fonte: EroticiRacconti

    ... progressivamente in me m'impediva di godermi le piccole cose che stavano riempiendo quella giornata. Attendevo con ansia e timore il "dopo". La stanza era bellissima. Elegante. Eccessiva. Dal terrazzo si vedeva uno scorcio del grande lago. Mancavano tre quarti d'ora all'appuntamento e decisi di prepararmi. Estrassi dal trolley il mio abitino nero e lo stesi sul letto. Poi mi scrutai nel grande specchio che dominava la parete. Raccolsi i capelli, poi li sciolsi indecisa. Mi sfilai gli abiti comodi indossati durante il viaggio. Rimirai il mio corpo in mutandine e reggiseno. Era biancheria da poco. Non valorizzava seno e fianchi. Le mie gambe sono davvero ben fatte, senza i segni impietosi dell'età. Fianchi e spalle davvero molto femminili. Il mio seno è una terza giusta con un'areola che ne sembra la perfetta decorazione. Sono sempre stata autocritica ma senza ipocrisie: ero ancora attraente. Mi fissai per un minuto, una giovane mamma quarantenne (spaventata o eccitata?) non molto alta ma sicuramente ancora degna di attenzione maschile. La stanza era dotata di un bagno con vasca idromassaggio ma ce n'era anche un altro più piccolo con doccia. Mi spogliai completamente nuda e mi posizionai sotto il getto d'acqua calda. Insieme alla paura saliva anche un po' di eccitazione. Lorenzo aveva intenzione di penetrarmi? Aveva esplicitamente chiesto l'abitino nero. Mi desiderava con quel vestito da quando me lo aveva visto addosso? Non posso negare che tutte quelle supposizioni mi ...
    ... facevano fremere e man mano che i minuti trascorrevano "spegnere" il fuoco che stava salendo dentro me sarebbe stato come pensare di domare un incendio nei boschi con un bicchiere d'acqua. Come una sorta di Mrs Hyde, la lussuria s'impadronì di me mentre nuda mi rimiravo. Depilai con cura il mio inguine lasciando solo una sottile e stretta nuvoletta scura. Le unghie di piedi e mani erano smaltate dal giorno precedente con il nero. Le mie gambe erano lisce e le passai con un filo d'olio per il corpo. Indossai un completino Grigio Perla che mi era costato una fortuna, calze autoreggenti nere. Cercavo di concentrare tutte le attenzioni alla cura del mio aspetto per distrarmi dalle ansie. Mancavano pochi minuti all'ora stabilita quando una vibrazione dello smartphone mi causò un sussulto. Il numero era quello che Lorenzo aveva utilizzato da quando la storia che sto raccontando è cominciata. Mi diceva di guardare dentro il cassetto del comodino. Incuriosita lo aprii subito e ne estrassi una benda scura, di quelle che riparano gli occhi dalla luce durante il sonno. Ricevetti poi un altro messaggio nel quale mi ordinava di togliere la sicura dalla porta e indossare la benda legata bene stretta. Non dovevo parlare, muovermi, vedere. Ubbidii mentre il cuore saliva alto e impetuoso nel petto. Mi scostai i capelli e annodai quella stoffa morbida sugli occhi. Ero immersa nell'oscurità. Iniziai a preoccuparmi di ciò che stava per avvenire, spaventata dall'incertezza. Sentii chiaramente la porta ...
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