1. La vera famiglia due


    Data: 05/10/2017, Categorie: Incesti Autore: TATO, Fonte: EroticiRacconti

    E così, tutte e trè, vere femmine, partiamo alla volta della casa nuova, papà, ha deciso per una periferia cittadina, in una villetta riparata lontana da sguardi indiscreti, e lì vicino, i mezzi per potermi recare all'università, non prima di aver cambiato il mio nome da maschile al femminile, cosa che ha portato via un po' di mesi, ma ci siamo riusciti, e così, potevo iniziare la mia nuova vita da femmina.
    
    Dopo una minuziosa visita alla casa in compagnia del venditore, che trovatosi difronte a trè donne, è risultato in difficoltà, tanto, che sia io che papà, lo abbiamo provocato in tutti i modi, io poi indossavo un vestitino fatto di nulla, e sedendomi sulle scale interne, accavallavo le gambe facendogli intravedere le mie coscie tornite.
    
    Comunque, dopo la visita, siamo andate a cenare, e poi a casa, e una volta in intimità, ci siamo messe comode, e siamo andate nel lettone coniugale.
    
    Ormai, sarebbe divenuto il talamo nunziale di tutte e trè, mamma, per l'evento, si è seduta sulla poltrona davanti al lettone, si è sistemata al suo fianco, una seri di cazzi di gomma di diverse misure, e con una telecamera, avrebbe ripreso tutto l'evento.
    
    Papà, mi si avvicina, mi prende per mano, e mi accompagna sul lettone, sono emozionata, ora giocherò con lui, mi inizierà ai piacere omosessuali, alla mia vera natura, ed eccomi pronta, mi sistema supina sul letto, e da vera maestra, inizia a toccarmi, e a baciarmi, il suo bacio è profondo sensuale, lungo, la sua lingua mi fruga ...
    ... la bocca, comincio ad eccitarmi, piano piano scende sino al mio cazzo, chiudo gli occhi, e sento la sua calda bocca, avvolgere il mio cazzo, e scende scende, è tutto dentro, mi gusto il pompino, e poi sento la vicinanza di mamma, che mi sussurra, vedi amore, il papà, ti stà succhiando il cazzo, amore, pensa quanto è frocio, e lo è sempre stato, come tè, non mi sono meravigliata quando lo si è scoperto, tale padre tale figlio, ora vedrai come ingoierà il tuo sperma, e poi sarà tutto tuo, e così in un attimo ho riempito la sua bocca e lui ha bevuto tutto.
    
    Poi si stacca da mè, mi bacia, sento i residui del mio seme, mmm buono, ottimo, e dopo un lungo bacio, tocca a mè, inizio con il toccarlo, mi soffermo poi sul suo cazzo, è possente, enorme, turgido, un obelisco di carne pulsante, palpeggio i suoi testicoli, e penso, mio dio io sono uscita da qui, ha ingravidato mia madre con questo, e ora lo asseggerò per la prima volta in bocca, mi sono fiondata su di lui, a fatico lo imbocco, la cappella pulsa, inizio a infilarmelo in gola, ho conati, smetto e ricomincio, e in un lungo ma proficuo lasso di tempo, lo ingoio tutto, lo sento che raspa in gola, ma continuo, e così, dopo poco lo sento pulsare, lo sfilo, e lui zampilla, voglio vedere la sborra mia procreatrice, e poi inizio a bere dalla fonte paterna.
    
    Ansima, e si accascia, è venuto nella bocca della figlia, è esausto, poi, dopo una mezzora, alza le gambe, se le porta al petto, e mi dice, tesoro, fammi tua, come ti sei fatta ...
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