1. My first black love


    Data: 05/10/2017, Categorie: Tradimenti Autore: Eilan79, Fonte: Annunci69

    Non avrei mai pensato di scrivere la storia del mio tradimento, non avrei mai pensato che a distanza di mesi il ricordo di quello che mi è successo potesse disturbare ancora il mio sonno. Tutto ciò che troverete qui scritto narra di esperienze reali.
    
    Conobbi S. in una fredda sera di Febbraio, mi fu presentato da un mio amico carissimo all' esterno di un pub mentre fumavo una sigaretta dopo una serie di cicchetti di grappa. S. mi si presentò davanti con un sorriso timido e una delicata stretta di mano. Pelle color ebano, altissimo, spalle larghe, dreadsloack lunghi alle spalle e uno sguardo dolce e vispo. Non parlava una parola di italiano e il mio inglese non brillante non rendeva fluida la comunicazione ma nonostante questo riuscimmo a scambiarci qualche informazione chiaccherando di musica. Era diretto ad una dance-hall mentre io di lì a poco sarei tornata a casa un po' alticcia insieme al mio compagno. Quella notte, non so per quale motivo, lo sognai. Mi svegliai in piena notte sudata sentendo le mie mutandine umide. Non riuscii a trattenermi dal masturbarmi pensando a lui mentre il mio compagno dormiva dandomi le spalle. Ero così eccitata! Avrei voluto svegliarlo e chiedergli di soddisfare la mia immensa voglia di cazzo, ma desistii da questa idea e venni fantasticando su S., immaginando la sua mazza nera, enorme sfondarmi la fica.
    
    Mi riaddormentai sorridendo dicendo a me stessa che in fondo, quella grande virtù che gli Africani hanno in mezzo alle gambe, è solo un ...
    ... luogo comune, una diceria..
    
    Incontrai S. una seconda volta in occasione di una giornata di trekking tra amici: notavo che mi guardava, che approfittava delle distrazioni dei mio compagno per rivolgermi sorrisi intriganti. Io da lontano cercavo di attirare la sua attenzione muovendomi sinuosa. MI piaceva stuzzicarlo a distanza e ad un tratto mi nascosi dietro un albero e mi tolsi il reggiseno mettendolo nel mio zaino sperando lui potesse accorgersi, attraverso la mia maglia sottile, di quanto turgidi diventassero i miei capezzoli nel momento in cui i nostri sguardi si incrociavano.
    
    La giornata finì fra risate, vino e barbecue. Gli proposi che mi avrebbe fatto piacere dargli qualche lezione di italiano poichè lui mostrava curiosità nell' apprendere parole e frasi nella mia lingua. Ci demmo appuntamento il giorno dopo a casa sua. La stessa sera scaricai e stampai da internet qualche esercizio in lingua italiana e mi presentai da lui il giorno successivo. Ci sedemmo e cominciammo la nostra lezione fin quando arrivammo allo studio delle parti del corpo. "Bene S.-dissi-repeat with me: "naso", "occhi", "viso"..." Mi interruppe e mi sussurrò a un cm dai miei occhi: "Sister, tuo viso bellissimo, i love you". Nemmeno il tempo di capirci qualcosa e ritrovai la sua lingua frugarmi in bocca. Mi avvinghiò, mi baciò a lungo, io mordevo le sue labbra morbide e carnose, accarezzavo le sue spalle forti e tra le sue braccia muscolose avevo l' impressione di essere una bambina. Si slacciò ...
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