1. Una moglie in carriera 2


    Data: 04/10/2017, Categorie: Tradimenti Autore: Toro49rm, Fonte: Annunci69

    ... domanda.
    
    «Sì.»
    
    Più di una, pensò Stefano, ma non volle darle quell’ulteriore soddisfazione.
    
    «E ti è piaciuto sentirmi godere con un altro.»
    
    Neanche quella era una domanda.
    
    «È stato bravo sai?» continuò lei, cominciando a leccare la cappella con piccoli colpi di lingua. «Mi ha sfondato il culo come un toro da monta. Hai ascoltato fino alla fine, non negarlo. È parecchio dotato, è stato un grosso, grosso piacere prenderlo…» aggiunse. Parlava tenendo le labbra praticamente incollate all’asta.
    
    «Leccami il culo» gli ordinò, e Stefano non riuscì a trovare la forza di rifiutare.
    
    Cominciò a passare la lingua sullo sfintere, arrossato dal passaggio della grossa mazza di Luciano Gatti.
    
    «Avresti voluto guardare, eh?» chiese Veronica con voce roca.
    
    Stefano intensificò il lavoro di lingua per non ammettere che, nonostante avesse sofferto come un cane, aveva provato un’eccitazione folle al pensiero di quanto stava accadendo tra sua moglie e Gatti.
    
    Fu a quel punto che Veronica cominciò il più intenso pompino che Stefano avesse mai sperimentato in vita sua.
    
    Sembrava invasata, faceva scorrere la bocca sull’asta lubrificandola con la saliva, che colava giù come da una fontana, in un saliscendi perfettamente ritmato, morbido e deciso allo stesso tempo. Stefano stava per esploderle in bocca quando improvvisamente Veronica si fermò e si alzò in piedi, lasciandolo volutamente insoddisfatto a un passo dall’orgasmo.
    
    Con la gonna tirata su a scoprire le gambe ...
    ... lunghe e snelle, eccitante come un sogno erotico, lanciò la granata fissandolo dritto negli occhi.
    
    «Dobbiamo parlare» disse, e il sangue di Stefano diventò di ghiaccio.
    
    Dopo averle preparato il caffè che gli aveva chiesto, Stefano tornò a sedersi sul divano, con la mani sudate posate sulle cosce.
    
    «Te ne vai con lui?» esordì mentre lei beveva, cercando di contenere il tremito nella voce, visto che Veronica non sembrava intenzionata a parlare per prima. Sentiva dentro un vuoto spaventoso, un senso di perdita così acuto da rasentare il dolore fisico.
    
    «È questo che vuoi?» replicò lei.
    
    «No» ammise Stefano.
    
    «Anche se ho fatto la troia con il mio capo?» chiese ancora. A Stefano non sfuggì il lieve sfregamento delle cosce che accompagnò la domanda, segno che si stava eccitando.
    
    «Mi hai fatto male» ammise, «ma possiamo superare questa cosa.»
    
    «Io non godevo» fu la risposta, lapidaria, che Stefano incassò come un pugno di Mike Tyson. Parte del dolore era dovuto all’uso del tempo passato, perché era evidente che ora godeva e anche tanto.
    
    «Perché non me l’hai mai detto?»
    
    «Perché non era un problema tuo» rispose, amara. «Non godevo con nessuno, non solo con te.»
    
    Le implicazioni di quell’affermazione lo fecero sussultare.
    
    «Quindi scopavi già con altri» realizzò Stefano, deluso ed eccitato allo stesso tempo.
    
    «Mi sono fatta tutti i tuoi amici, anche più di uno alla volta. Una volta mi hanno scopato in quattro e alla fine mi hanno sborrato tutti in faccia. Non ...