1. Il passato che ritorna (2)


    Data: 12/03/2018, Categorie: Sentimentali Autore: Luthien, Fonte: EroticiRacconti

    «…Dio, che scema! Sono scappata come una ragazzina alla sua prima cotta! Ma ti rendi conto?». Seduta al bancone del bar del parco, davanti a Luca che asciuga e ripone i bicchieri e ride di gusto davanti al mio disappunto.
    
    Luca è il mio più caro amico, il mio confidente, mio fratello. Non che un secolo fa non ci sia stata una fugace storiella tra di noi, ma a livello chimico mancava proprio qualcosa, e ci siamo trovati a decidere se sparire imbarazzati l’uno dalla vita dell’altra, o fare un bel reset e restare amici. Così la nostra amicizia è diventata l’unica costante della mia vita. Lui c’era, alla fine del mio rapporto con il mio ex, a offrirmi la spalla mentre mi sembrava che le lacrime per quindici anni di vita buttata nel cesso mi avrebbero prosciugata. Ma di Antonio non era mai capitato di parlare, sepolto com’era nel ripostiglio più buio dei ricordi.
    
    Così gli faccio un breve riassunto, e in breve tutto ritorna in prospettiva: «il tipo ci sapeva fare, e ora siete due adulti, liberi da impegni e direi entrambi piuttosto infoiati, in fondo che male c’è a dar seguito ai vostri impulsi?»
    
    «Potresti essere più esplicito? Il vecchietto seduto al tavolino lì in fondo non ha capito bene» grugnisco.
    
    La risata di Luca mi contagia irresistibilmente, e mi ritrovo anch’io a ridere di gusto per quanto sono stata sciocca, il tumulto emotivo di ieri pomeriggio ora mi pare ridicolo e dargli troppo peso è davvero eccessivo.
    
    Il telefono vibra sul bancone, due piccoli colpi. ...
    ... È un messaggio da un numero che non conosco. Apro, arrossisco, lo leggo ad alta voce a Luca: «Scusa per ieri, sono stato troppo precipitoso. Possiamo rivederci? Anto»
    
    «Eccolo, lì, lupus in fabula. Ora sei nei guai!» ridacchia Luca: «che farai? Lo so che lo vuoi rivedere, ti si legge in faccia che ti ci vuoi fare un bel giro di giostra»
    
    « oh, dai… non prendermi per il culo… e comunque, che gli rispondo?»
    
    Luca mi afferra il telefono, digita al volo e poi me lo restituisce. Leggo «ok» messaggio inviato. È davvero così semplice? L’espressione di Luca, oltre all’evidente divertimento, sembra dirmi «vai, non hai nulla di cui preoccuparti»
    
    La risposta arriva dopo meno di un istante: «stasera, vengo a prenderti alle 20:00. Ti porto in un bel posto»
    
    «Ok, corri allora, vai a prepararti! Non vorrai presentarti con quei capelli?» ridacchia di gusto «e indossa quel vestitino nero svasato che ti sta da dio! »
    
    Dopo un paio d’ore trascorse davanti al guardaroba in preda al delirio seguo il suggerimento di Luca e mi infilo il vestito nero. Arriva al ginocchio, aprendosi a corolla e rivelando degli inserti di tessuto beige leggero che fanno fluttuare la gonna ad ogni passo. Abbino una paio di sandali piuttosto alti, che mi aiuteranno a non sentirmi così piccola di fianco a lui che mi sovrasta di un bel po’ di centimetri, infilo un soprabito sciancrato, senza revers, essenziale, e scelgo la pochette nera con bottone gioiello. I capelli, lunghi e castani, ricadono sulle spalle ...
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