1. La sinfonia dell’amplesso


    Data: 11/03/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Viktorie, Fonte: RaccontiMilu

    Appena chiusa la porta con accurate mandate di chiave, tutto quello che ci circondava era la musica che arrivava ovattata, più presenza di toni bassi che altro.
    
    E i nostri respiri.
    
    “Ti voglio da impazzire” sussurrai, baciando il mio uomo, slacciandogli i jeans. Il rumore dei miei braccialetti ruppe il relativo silenzio della stanzetta buia.
    
    “anche io…” Replicò lui, prima di lasciarsi andare a un sospiro. Già in ginocchio, ingurgitavo il suo sesso turgido in maniera quasi irruenta.
    
    Il tintinnio degli orecchini a cerchio risuonava, sposandosi ai bagnati risucchi della mia bocca.
    
    Quanta fame avevo di lui? Insaziabile, non appagabile con un pompino.
    
    In ogni caso proseguii per qualche minuto, un assolo, labbra e sospiri, risucchi e braccialetti e orecchini.
    
    Una chiusa improvvisa, lo schiocco forte come stappare una bottiglia.
    
    “ti voglio dentro!” Sibilò la mia voce, lasciando il cazzo e tastando intorno a me dove sapevo ci fosse un tavolo.
    
    Trovato!
    
    Mi buttai sul pianale, seduta, armeggiando per alzarmi la gonna. Rumore di braccialetti, e stoffa.
    
    “non ti vedo… Ehi, che fai?”
    
    Sorrisi anche se non poteva saperlo.
    
    “alzo la gonna, tolgo le mutandine, mi preparo sul tavolo”
    
    La sua voce poco più vicino.
    
    “ti prepari per cosa?”
    
    Mi morsi un labbro affamata. Forse meglio non accendere nessuna luce.
    
    “a farmi scopare da te…Vieni qui…” Battei con la mano sul piano del tavolo, lo sentii arrivare, toccare le gambe, scivolare su, capire come fossi ...
    ... posta.
    
    Sul tavolo a gambe larghe e sesso in fiamme.
    
    “sei fradicia!” Esclamò lui. Sottile rumore umido,, caldo della sua mano sul mio sesso fremente, mi lasciai andare a un sospiro.
    
    “prendimi. Prendimi e basta, voglio solo…Mmmh!!!!” Uggiolai sentendo il suo sesso poggiare e infilzarsi nel mio corpo, la sensazione fisica acuita ulteriormente dal buio.
    
    Rumore liquido, sospiro, la sua presa sui miei fianchi.
    
    “si… Prendimi così, la tua donna, la tua femmina, possiedimi, sfiancami, voglio solo farmi scopare.”
    
    Il primo affondo fu brutale, sussultai con uno squittio eccitato, seguito da altri a ritmo dei suoi colpi.
    
    Era una copula animale e brutale. Gli orecchini cominciarono a danzare a ritmo delle spinte, come i braccialetti sui polsi delle mani intente a stringere il piano del tavolo.
    
    Rumori liquidi, il pene eretto che affonda in uno
    
    deciso e riemerge con uno schiocco viscido.
    
    Siamo solo rumori.
    
    Rumori del tavolo che scricchiola sotto la sua potenza, dei miei ornamenti che tintinnano per i sobbalzi, degli ansimi.
    
    “scopami più forte” imploro, voglio solo sentire rumore, lui non se lo fa ripetere e aumenta il ritmo e la forza.
    
    “più… Ohhh… Forte… Nnnh!!” Piagnucolo ancora, stacca le sue mani da me per riappoggiarle meglio e pompare con duri colpi decisi.
    
    “più forte!” “più forte!!!” Il suono della mia voce risuona nel buio della saletta.
    
    Si impegna, ma non &egrave come vorrei, affondo le unghie nel tavolo stringendomi, chiudendo le gambe su ...
«12»