1. Il mio primo approccio al terzo sesso


    Data: 11/03/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: A_Drew01, Fonte: EroticiRacconti

    Stavo tornando a casa dopo una festa di compleanno di un mio carissimo amico. Mi ero divertito a dismisura e avevo anche bevuto un pò, ma l'alcool non era troppo e mi permise ancora di restare piuttosto lucido per poter mettermi al volante. Percorrevo la statale completamente poco illuminata e deserta, vista l'ora mi sarei sorpreso di trovare qualcun altro in giro, accarezzato da un pensiero che ormai era diventato quasi un'ossessione. Rimuginavo su quanto fosse bello provare un'esperienza con un trans e ciò mi aveva portato a vagare in giro per la rete alla ricerca di annunci, ma non avevo mai avuto il coraggio di andare oltre. Quella notte però cambiò tutto quando i fari dell'auto di mia madre illuminarono ciò che faceva proprio al caso mio. Una creatura insolita mi dava le spalle coperta da un intimo nero e passeggiava lentamente sul ciglio della strada. Sfoderava un sedere sodo e appariscente messo in risalto dalle sue mutandine che le lasciavano scoperte solo le natiche. Era perfetta e sembrava a suo agio in quei tacchi che indossava così come in quel suo corpo formoso e femminile che lasciava intravedere anche qualche lineamento maschile. Le spalle per esempio, erano un pò troppo larghe per essere femminili così come il suo volto, non appena si girò. La sua mascella ricordava vagamente quella di un uomo se ci si faceva ben caso anche se quelle labbra carnose e risaltate da un rossetto rosso cremisi facevano passare in secondo piano tutto il resto. Sembravano ...
    ... deliziosamente perfette per un pompino. Complice l'alcool mi accostai fermandoni qualche metro oltre, accesi la luce nell'abitacolo e tirai giù il finestrino, venendo colpito da un'arietta fresca ed estiva. La tensione che stavo provando era alle stelle; ero nervoso, volevo andarmene, sapevo che avevo fatto una cavolata, chissà cosa avrebbero pensato gli altri se lo fossero venuti a scoprire... Proprio in quel momento fui interrotto da lei che si avvicinò elegantemente al finestrino, si chinò permettendo al suo faccino di essere chiaramente visibile ai miei occhi così come la sua voluminosa scollatura. Aveva dei bei seni, piccolini ma che ben si adattavano con il suo sedere. Mi chiese se ero in panne o avevo bisogno di compagnia e io ci misi qualche tempo a rispondere; l'eccitazione montava in me sempre più galoppante, rendendomi sempre più timido, fino alla domanda cloue. "Posso salire, non vorrei attirare altre attenzioni..." Ebbi un tuffo al cuore, complice l'alcool le aprii lo sportello. Non sapevo il suo nome ma se glielo avessi chiesto lei mi avrebbe sicuramente rifilato qualcosa inventato sul momento. Non c'era la minima amicizia tra di noi, solo quel desiderio forse reciproco di provare piacere. Si mise a sedere affianco a me rendendomi intrattabile. Mi sentivo a disagio, sentivo come se qualcosa non andasse mentre istintivamente sapevo di aver fatto la scelta giusta. Quando mi chiese che cosa volevo fare ebbi come un blocco. Non sapevo se fare un rapporto completo o provare ...
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