1. Mi abbandono alle sue mani in auto


    Data: 09/03/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Gay / Bisex Sensazioni Autore: Curioso, Fonte: RaccontiMilu

    Ci siamo conosciuti virtualmente chiacchierando in un sito gay abbastanza noto.
    
    Lui, un uomo sui 65 anni di ottima cultura e, soprattutto, molto educato ed a modo.
    
    Io, un ragazzo di 36 anni con la curiosità di sentire sulla mia pelle delle mani maschili che non fossero le mie, di capire se sarei stato in grado di stuzzicare le fantasie di un altro uomo.
    
    Ci scambiamo qualche foto dove il viso resta celato da un reciproco rispettoso anonimato.
    
    Foto che mano a mano diventano più audaci.
    
    Mi scatto foto durante la doccia, mentre in camera mi rilasso sul letto e sfilo uno alla volta tutti gli indumenti fino a restare completamente nudo ecc’
    
    Scopro grazie a ciò di amare la fotografia anche con autoscatto che infatti uso moltissimo per immortalarmi più o meno vestito e mostrarmi al mio interlocutore.
    
    Fino alla proposta da parte sua di incontrarci.
    
    Proposta che, ammetto, inizialmente mi destabilizza perché l’idea di scoprire il mio lato bisex &egrave forte ma non so se sono pronto.
    
    Decido di accettare e fissiamo l’appuntamento una mattina di un giorno feriale davanti al bar che, nella mia città, &egrave per antonomasia il luogo più gettonato per gli incontri di lavoro.
    
    Mi vesto in modo per me piuttosto normale, jeans, camicia bianca con maglioncino sulle spalle e mocassino scamosciato.
    
    Quando arriva riconosco la sua auto che, in una delle nostre conversazioni, mi aveva descritto.
    
    Scende e noto la sua fisicità imponente.
    
    Circa un metro e novanta ...
    ... per almeno una novantina di chili ma, sia il fisico che il suo viso non danno l’idea della sua età.
    
    Mi stringe la mano e noto che anch’essa &egrave grande e forte.
    
    Mi chiede di salire in auto per aiutarlo nella ricerca di un parcheggio dato che, a quell’ora, i pochi posti auto davanti al bar sono più che occupati.
    
    Siamo in zona industriale pertanto, appena svoltiamo nella via che gli indico, ci troviamo in mezzo a capannoni di vario genere e forma.
    
    Stiamo già iniziando a fare conversazione e noto che si distrae spesso a guardarmi in viso tant’&egrave che, di lì a poco, ricevo il primo complimento di questo genere da un uomo.’sei veramente molto carino lo sai?’.
    
    Questo mi inorgoglisce e rispondo ringraziandolo e aggiungendo che anch’io lo trovo molto affascinante.
    
    La pura verità, ha un fascino davvero magnetico; capelli bianchi, pizzetto molto curato ed occhi sottili ma di un azzurro intenso.
    
    Non sapendo esattamente dove poter parcheggiare l’auto, gli propongo di fermarsi sul lato destro della via secondaria che stiamo percorrendo in quel momento.
    
    Lo fa sistemando l’auto a pochi centimetri dal muro di confine dell’azienda che abbiamo alla nostra destra, un muro molto alto che senza dubbio ci copre alla vista di chi dovesse affacciarsi alle finestre.
    
    Sull’altro lato della via un altro muro confina con la sede stradale ma, dietro di esso, si intravede un capannone che non ha finestre che possono essere aperte verso di noi.
    
    Capisco quindi che, l’aver ...
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