1. Asia giochi viziosi


    Data: 05/03/2018, Categorie: Tabù Trans Gay / Bisex Autore: asiatrav82, Fonte: xHamster

    Il primo a toccarmi il pisello fu un amico di famiglia, era il giorno del mio compleanno, avevo tredici anni e lui ne aveva cinquanta.
    
    Già prima di quest’incontro, avevo scoperto che ero attratto più dagli uomini che dalle donne. Sfogliando il catalogo del Postal Market o altri giornali cercavo uomini che si mostravano con indumenti intimi.
    
    Mio fratello, che ha undici anni più di me, giocava al calcio e spesso mi invitava ad andare con lui a vedere come giocava, ma il calcio non mi interessava. Un sabato accettai e ci andai. Portavo il suo borsone e entrai con lui negli spogliatoi. Erano quasi tutti pronti per iniziare la partita che per me fu di una noia pazzesca. Alcuni dei suoi amici erano carini ma il bello fu quando finì la partita, tutti andarono negli spogliatoi e io insieme a lui.
    
    Si stavano tutti spogliando e io mi sedetti i mezzo a quei giovani. Tra questi vidi anche mio fratello nudo, senza le mutande. Dio che pisellone, stava andando a fare la doccia insieme agli altri. C’era chi l'aveva grande, piccolo, medio. Mamma tanti cazzi non avrei mai pensato di vederli tutti assieme. In un’unica stanza c’erano gli spogliatoi e le docce. Li guardavo mentre si lavavano in mezzo alle gambe o si asciugavano. Ci andai alcune altre volte solo per curiosare e vedere i cazzi.
    
    Però a me piacevano di più i maturi, non so perché, forse cercavo le attenzioni di un padre. Non che il mio fosse cattivo ma non c'era contatto, dialogo, i miei avevano mantenuto la mentalità ...
    ... del Sud.
    
    A quei tempi vivevamo in Belgio. Quell’anno mio padre e io eravamo rimasti a casa, il resto della famiglia era andata in vacanza in Puglia. Era il mese di luglio, il giorno del mio compleanno. Stavo a casa seduto sul divano. Mio padre non c’era e venne a trovarlo un suo amico, un bel uomo pelosetto. Ricordo faceva un caldo bestia, ero in pantaloncini e canotta, anche lui era vestito alla stessa maniera. Gli offrii da bere una birra fresca, con il ventilatore acceso, seduti sul divano, dentro casa faceva più fresco. Gli dissi che era il mio compleanno, lui si girò verso di me, mi diede un colpetto al petto, mi baciò tre volte sulle guance facendomi gli auguri e mi fece un po’ il solletico. Cominciai a ridere e lui mi disse.
    
    - Ti piace?
    
    E continuò a solleticarmi.
    
    Poi aggiunse.
    
    - Adesso che hai tredici anni comincieranno a crescere i peli in quel posto lì
    
    E indicò i genitali.
    
    - E piano piano diventerai un bel maschietto.
    
    Io risposi che avevo già dei peli e lui
    
    - Non ci credo, così presto?
    
    - Sì, già da un pò ho dei peli lì sotto.
    
    - Davvero? Non ci credo, vorrei vedere.
    
    - Mi vergogno.
    
    - Dai, rimane tra noi due.
    
    Allora glieli feci vedere, ma non il pisello, ci misi una mano sopra e lo spostai di lato. E lui mi disse
    
    - Ora ti cresce anche il pisellino e se ci giochi uscirà una cosa liquida bianca.
    
    Io non sapevo cosa fosse la cosa bianca liquida. Il sesso era tutto un tabù, i bambini venivano portati dalla cicogna e una donna ...
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