1. Paola


    Data: 04/03/2018, Categorie: Trans Autore: bettytrato, Fonte: Annunci69

    All'età di dodici anni frequentavo una famiglia che abitava nella strada dove abitavo io e che erano amici dei miei genitori.
    
    Questa famiglia aveva una figlia, di nome Paola, più grande di me di quattro anni con la quale mi capitava ogni tanto di giocare. Con il tempo la frequentazione con questa ragazza divenne più assidua e lei cominciò ad interessarsi a me e cominciammo a chiuderci nella sua stanza con la scusa di aiutarmi a fare i compiti.
    
    Nella sua stanza si divertiva a truccarmi; mi metteva rossetto e fondotinta, mi ritoccava gli occhi e poi si metteva il rossetto e mi baciava sulle labbra chiamandomi Betty.
    
    Questo mi divertiva e soddisfaceva le mie prime pulsioni giovanili, anche se non capivo perchè lo facesse.
    
    In seguito cominciò a farmi indossare mutandine, reggiseni, canotte, collant e gonne, poi mi metteva ai piedi delle scarpe della madre con un tacco che mi sembrava altissimo; le prime volte non riuscivo a camminare ma lei mi insegnò facendomi camminare anche per un'ora intera senza fermarmi e così imparai a muovermi bene con i tacchi; in seguito mi resi conto che in realtà mi aveva insegnato a sculettare.
    
    Quando mi facevano male i piedi mi faceva sedere sul letto e cominciava a massaggiarli, poi mi accarezzava le gambe e mi toccava il pisello sopra i collant fino a farmi provare l'orgasmo.
    
    Dopo circa un anno cominciammo a fare il 69, lei si metteva sotto e si faceva leccare mentre mi succhiava il pisello; spesso mi infilava un dito nel culo ...
    ... e mi faceva avere anche due o tre orgasmi prima di lasciarmi andare a casa.
    
    Avere il culo pieno mentre me lo succhiava mi eccitava tremendamente.
    
    Ormai ero diventato dipendente dei suoi trattamenti, mentre ero a scuola non pensavo ad altro.
    
    Qualche volta mi faceva passare da casa sua prima di andare a scuola e approfittando della assenza dei suoi genitori mi faceva indossare mutandine e collant sotto i pantaloni e poi mi faceva andare a scuola;ero terrorizzato che qualcuno mi scoprisse ma di nascosto mi accarezzavo le gambe e il pisello e nascondevo l'orgasmo sotto i pantaloni.
    
    Una volta, mentre mi trovavo a casa sua completamente vestito, entrò un suo amico.
    
    Era un ragazzo enorme, maggiorenne, di nome Andrea ed io mi trovai in grandissimo imbarazzo.
    
    Lei lo fece entrare, mi presentò come Betty, mi baciò e cominciò ad accarezzarmi; questo mi tranquillizzò.
    
    Poi baciò lui e cominciò a toccargli l'uccello fino a tirarlo fuori dai pantaloni; mi sembrava enorme.
    
    Mi prese la mano e la mise sull'uccello accompagnandola avanti e indietro.
    
    La sensazione fu strana ma dopo poco lei aveva tolto la sua mano ed io muovevo la mia ritmicamente.
    
    Intanto Paola cominciò a toccarmi il pisello
    
    Quando l'uccello di Andrea fu duro, lui mi afferrò dietro al collo e avvicinò la mia bocca fino a toccarne la punta.
    
    Poi con una pressione maggiore mi obbligò ad aprire la bocca e a prenderlo tra le labbra; muovendomi la testa mi ritrovai a fargli un bocchino.
    
    Intanto ...
«12»