1. Il mio primo rapporto anale


    Data: 01/03/2018, Categorie: Anale Tabù Prime Esperienze Autore: antonio_fusco, Fonte: xHamster

    ... lo guardavo senza mai abbassare lo sguardo.
    
    - Che c'è, ti sei ammutolita? Non ti piace?
    
    - Certo che mi piace - gli risposi. - Ma voglio aspettare il matrimonio prima di fare sesso - dissi ingenuamente.
    
    - Ma vallo a raccontare a un altro. E poi si tratta solo di fare il bagno nudi.
    
    Mi alzai anche io, e mi spogliai in due secondi. Quasi me li strappavo i vestiti. Tolsi la maglia e sotto non portavo il reggiseno, non ne avevo bisogno e non ne ho bisogno tutt'ora, perché ho solo una seconda. Poi sbottonai i pantaloni e sfilai tutto, anche la mutandina, facendola cadere sulla sabbia. Stefano guardava la mia passera pelosa. Raccolse la mia mutandina e la annusò intensamente, sorrise, poi si prese l'uccello in mano e per scherzare iniziò a segarsi.
    
    - Non fare lo scemo! - gli diedi uno schiaffo sul braccio, e Stefano ritornò a ridere.
    
    Lasciò la mia mutandina sulla sabbia e tenendoci per mano corremmo fino all'acqua, nudi come non ci eravamo mai visti. Abbiamo fatto il bagno, l'acqua era calda. Stefano mi abbracciava spesso, forse voleva farmi sentire la sua erezione. Effettivamente sembrava gigante il suo uccello. Ma io mi divincolavo, e tornavo a tuffarmi in acqua. Lui mi inseguiva, mi cercava e poi mi prendeva in braccio con tutte e due le mani. E tenendomi in braccio mi accarezzava le cosce. Ci fu un momento che le nostre labbra stavano per incontrarsi, ci trovammo faccia a faccia. Sentivo la voglia di baciarlo, ma non lo feci, mi divincolai di nuovo e scappai ...
    ... da lui. Mi inseguì, voleva prendermi, e io scappavo, con l'acqua che mi arrivava alle ginocchia. Poi lui mi prese per le braccia. Non mi era mai capitato di divertirmi così tanto. Ridevo e non riuscivo a fermarmi.
    
    - Ti ho presa. Adesso devi pagare la punizione.
    
    Mi fece inginocchiare, e con la mano mi puntò il suo cazzo contro le labbra. Voleva che glielo prendessi in bocca. Ma io non volli, e mi divincolavo con la testa.
    
    - Fermati, ma che razza di comportamento è questo?
    
    - Su, dai prendimelo un pò in bocca - insisteva con il suo glande gonfio, a cercare di farmelo entrare in bocca, ma non ci riusciva. Cercavo di tenere la bocca chiusa o comunque di scansarlo.
    
    - Lasciami Stefano, sennò mi metto a urlare.
    
    A questa mia minaccia fu costretto a lasciarmi. Mi rimisi in piedi e ritornai subito sulla spiaggia, con i pugni chiusi e incazzata. Lui mi venne dietro, chiedendomi scusa, ma io gli rispondevo che non poteva scusarsi per essersi comportato come un maschilista e un violento. Tremavo dal freddo, e non volevo indossare i miei vestiti, sennò li avrei bagnati tutti e non mi avrebbero difesa dal freddo. Stefano mi abbracciò per riscaldarmi, e non lo fermai, perchè avevo proprio bisogno di calore umano. Iniziai a sentire il suo arnese gonfio che mi toccava con la punta l'inguine. Le mani di Stefano iniziarono ad accarezzarmi tutta la schiena, fino a giungere sul mio culetto. Me lo strinse con entrambe le mani, spalancai gli occhi.
    
    - Che fai? Ci stai provando? - ...