1. Masturbazione nella natura


    Data: 10/06/2021, Categorie: Masturbazione Tue Racconti Autore: Rico, Fonte: RaccontiErotici.xyz

    Fin da ragazzino (12/13 anni) mi è sempre piaciuto girare nudo in mezzo alla natura, e dove vivevo ce n'era moltissima.
    Solitamente non facevo altro, è stato dopo i 16 che ho iniziato a masturbarmi.
    Ma fino a pochi anni fa lo facevo senza metterci troppo impegno, né dedizione. Mi calavo i pantaloni e lo facevo e basta.
    C'è però un giorno che ancora oggi non posso e non voglio dimenticare, un'esperienza che volente o nolente mi eccita tantissimo.
    
    Ricordo che decisi di volerlo fare in un posto non troppo lontano dalla civiltà, perché ciò mi eccitava parecchio. 
    Raggiunto il punto d'arrivo mi misi comodo sulla panchina, e aspettai alcuni minuti accertandomi che effettivamente il luogo fosse deserto. Così era.
    Deciso, mi siedo sul tavolo ed inizio a massaggiarmelo con la mano sopra i pantaloni. Lentamente alzo la maglietta e continuo con ciò che stavo facendo, ma l'eccitazione aumenta. Passo successivamente a calarmi leggermente i pantaloni così da poter infilare la mano nei boxer, e ad iniziare con il lavoro vero e proprio.
    Mi fermo, tolgo la maglietta e calo i pantaloni fino ai piedi. Poi proseguo.
    
    Sentire la pelle del sedere a diretto contatto con il legno freddo era stupendo. Per non parlare dell'eccitazione del momento, mista alla paura di essere scoperto.
    Successivamente mi metto più comodo sul tavolo togliendo scarpe e jeans, rimangono solo i calzini. Mi sdraio e continuo a fare su e giù con la mano. 
    Tolgo pure quelli e mi accovaccio in modo da toccare con i piedi nudi la superfice legnosa. Una goduria che non riesco a descrivere.
    
    Così mi ritrovo a tenermi in equilibrio con una mano mentre sono accovacciato, e con l'altra aumento la velocità e l'eccitazione che improvvisamente mi pervade con maggiore forza.
    Nel giro di pochi minuti vengo a spruzzo, rimango lì finché non finisce e poi mi rivesto con tutta calma. 
    
    Purtroppo è una cosa che non ho più potuto ripetere, solo in seguito scoprii che non era un posto abbandonato come credevo.
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