1. Papà, il mio amante 4


    Data: 14/04/2021, Categorie: Incesti Tue Racconti Autore: Sole, Fonte: RaccontiErotici.xyz

    Fu come se qualcuno mi avesse sferrato un pugno in pieno viso. Non seppi che cosa rispondere. Non avevo nemmeno più la forza di continuare a porre domande a Simona. Lei se ne accorse e mi strinse al seno con una dolcezza che ancora ricordo.
    << Non sei contenta che siamo sorelle, vita mia? >>
    << Scusami, Simo. Prima mi hai detto che è stato tuo padre a deflorarti e che hai scopato molto con lui, poi mi hai detto che anch'io sono figlia sua. Lasciami il tempo di assorbire il colpo. Lo sai che tuo padre, anzi nostro padre, ci ha provato gentilmente anche con me? >>
    << A lui, come del resto a me, il sesso piace da morire; ma è un uomo buono, Marta. In fondo chi fa sesso non danneggia nessuno. Anche ciò che stiamo facendo noi per molti è male, anche perché siamo due donne e sorelle; ma ci ha fatto gioire e sentire più vicine. >>
    << Grazie, Simona. Raccontami com'è che io sono figlia di Domenico. Mi sembra di sognare. >>
    << Quando tuo padre Carlo e tua madre Romina sono venuti ad abitare lì vicino a noi, hanno fatto subito amicizia con mio padre e mia madre, che era ancora in vita. Credo che qualche ...
    ... volta abbiano fatto baldoria, scambio di coppia o qualcosa del genere. Io ero piccola, non mi ricordo nulla. Carlo si accorse dopo tre anni che era sposato con Romina di non poter avere figli. Fu allora che lei chiese a mio padre di metterla incinta, cosa che egli fece con grande piacere. Da allora il tuo finto padre Carlo se ne andò a lavorare fuori, ritornando a casa solo occasionalmente. Ti vuole senz'altro bene, ma sa che non sei sua figlia. Domenico continuò a scopare Romina, soprattutto dopo che mia madre ci lasciò. Come sai, Marta, io sono bisessuale e ho fatto l'amore qualche volta anche con tua madre Romina. >>
    << Non c'è altro, Simo? >>
    << No, sorellina mia. Senti, perché non mi lecchi il culo? >> mi sussurrò Simona all'orecchio, voltandosi a pancia sotto.
    Dischiusi con ambo le mani, come in trance, le chiappe sode e rotonde di mia sorella. Mi chinai e presi a leccarle il solco, quindi provai a spingerle la lingua nel buchetto. Entrò per un po'. Avvertivo il sapore amarognolo del culo un po' umido di sudore e di umori. Mi eccitai, tanto che la mia fregna incominciò a gocciolare come una fontana. 
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