Papà, il mio amante 1 - Racconti Erotici

Papà, il mio amante 1

Sono ormai una donna anziana e mi diletto nel ricordare le vicende del mio passato. Per tutta la mia giovinezza sono stata la femmina di mio padre. Tutto accadde per una lunga serie di circostanze, ma soprattutto perché io ero innamorata di lui e, credo, che lui mi ricambiasse. Ero figlia unica; mio padre trascorreva per lavoro lunghi periodi fuori casa. Mia madre era una donna taciturna e molto dolce che sembrava non soffrire troppo per le frequenti lontananze del marito. Quell'estate, quando tutto ebbe inizio, la scuola era terminata da poco e io stavo studiando per gli esami. Allora ero una ragazzina esile, non troppo alta, che dimostrava alcuni anni meno della sua età. Indossavo spesso delle gonne appena sopra al ginocchio che lasciavano intravedere le mie coscette magre. Portavo i capelli biondi non troppo lunghi che mi incorniciavano un viso un po' pallido e mi ricoprivano a stento le stanghette degli occhiali. Posso dire di non esser stata di una bellezza travolgente, tutt'altro.
Una mattina avevo studiato dalle sette fino alle dieci poi ero andata trovare una mia compagna di classe che abitava vicino. Al ritorno, giunta in cima alla scala esterna alla mia casa trovai la porta d'ingresso dischiusa. Mi parve di udire degli strani rumori. Guardai furtivamente all'interno e vidi mia madre piegata sulla tavola della cucina mentre Domenico, un nostro vicino piuttosto attempato, la stava scopando da dietro. Egli spingeva forte, tanto che la tavola sembrava oscillare. Mia madre gemeva sommessamente. Rimasi allibita inizialmente e mi fermai sulla porta a guardare, poi finii per eccitarmi. Credo di aver sbirciato per non più di un minuto. Domenico si voltò e mi vide e mi fece un gestaccio per farmi capire di andarmene. Scesi in fretta le scale e mi rifugiai nella stanzetta a piano terra. Mi ritrovai con un mano  dentro le mutandine; mi stavo istintivamente toccando la passerina fradicia, ricoperta da una leggera lanugine anch'essa umida.