1. La Punzione


    Data: 27/02/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: werewolf, Fonte: EroticiRacconti

    Per alcuni minuti era rimasto immobile ad ascoltare il pianto ansimante della sua nuova schiava.
    
    Singhiozzava per il dolore fisico, dal momento che l’aveva messa nella gabbia legandola in quel modo di proposito, ma era certo non piangesse soltanto per quella ragione.
    
    Le avessero domandato da quanto tempo era in ginocchio nella gabbia, Laura non avrebbe saputo rispondere.
    
    Sapeva, però, di avere i polsi legati uno contro l’altro, ed anche i gomiti, e che dopo averle ordinato di entrare nella struttura metallica, prima di chiuderla, il suo collare era stato agganciato ad una cortissima catena, solidamente imbullonata nella base della gabbia. Con qualcosa, forse un lucchetto, i polsi le erano stati bloccati in alto, contro le sbarre metalliche della grata superiore. Ubbidì all’ordine di divaricare le gambe e lo fece prontamente, un po’ per non contrariarlo, un po’ perché immaginarsi legata ed alla sua mercé, in fondo le piaceva, e la faceva eccitare. In meno di un minuto, si ritrovò con le caviglie legate alle sbarre laterali della gabbia.
    
    Impossibile sollevare il capo, e conseguentemente anche le spalle. Tentò allora di abbassare il sedere, ma con i polsi bloccati in alto ed i gomiti uniti, era solo restando in quella posizione che poteva evitare una torsione dolorosa all’articolazione delle spalle. Si eccitò ancora di più.
    
    L’altra ragione per cui Laura ora singhiozzava, era la consapevolezza di essere davvero diventata la sua schiava, e come tale condizione ...
    ... fosse ormai irreversibile. La giovane donna disinibita, sempre provocante e che non perdeva occasione per comportarsi da troia, aveva chiaro davanti a sé il proprio futuro, ben sintetizzato dalla sofferenza fisica e da quell’eccitazione incontrollabile che le faceva scolare umori dalla vulva, nonostante tutto. Non le era servita una grande immaginazione: cosa le sarebbe accaduto glielo aveva spiegato lui, sin nei minimi dettagli, subito: sofferenza, sottomissione, totale perdita di controllo.
    
    Era stato bravo nel creare le condizioni che l’avevano fatta ripudiare dalla famiglia, dalle amicizie e dal marito. Creato non sarebbe il termine corretto, l’aveva solo convinta ad ammettere e confessare chi fosse lei veramente e cosa le piaceva fare, rivelando come si comportava la loro amica, la figlia e la moglie, non appena ne aveva il modo. Un’umiliazione enorme, seguita dallo sbigottimento per il mancato perdono che quelle persone le avevano mostrato. Impossibile tornare indietro a quella vita ed a quella Laura, che ormai non esistevano più.
    
    Ce l’aveva con sé stessa, non con lui, a cui ormai sentiva di appartenere. In fondo, anche se non a livello cosciente, quel destino se l’era cercato. Probabile, infatti, che quel comportarsi da troia rappresentasse un tentativo inconsapevole di agevolare la sorte.
    
    Non s’era accorta di nulla mentre s’illudeva di sedurre anche lui, fermamente convinta che provocare un’erezione fosse sufficiente per annullare le capacità intellettive di ...
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