1. Convivenza


    Data: 27/02/2018, Categorie: Autoerotismo Etero Lesbo Autore: claudiaeffe, Fonte: RaccontiMilu

    ... molto pulito, e poi Giorgio aveva toccato il tasto giusto: non si sentiva meno bella di Ivana.
    
    Ci avrebbe potuto pensare per giorni prima di caricare le foto.
    
    “Va bene, si può provare”, aveva detto.
    
    Giorgio le aveva sorriso.
    
    “Perfetto. Mettiti anche tu in intimo, allora”.
    
    Federica aveva provato a ripararsi dietro al separè, ma Ivana si stava ancora rivestendo.
    
    “Puoi spogliarti anche qui, io non guardo – le aveva detto Giorgio – Oltre al fatto che ti ho vista in costume mille volte”.
    
    Aveva ragione, ma era una cosa diversa.
    
    Federica si voltò e si liberò degli indumenti. Non poteva vederlo, ma si sentiva lo sguardo di Giorgio addosso.
    
    Poco male, aveva ventiquattro anni, non era più una bambina.
    
    Una volta rimasta in perizoma e reggiseno si voltò nuovamente.
    
    “Per te ho in mente qualcosa di diverso – disse Giorgio – Mettiti sul quel letto, per favore”.
    
    Federica aveva seguito l’indice e aveva notato una specie di branda coperta da un lenzuolo.
    
    “Non è il Grand Hotel – aveva detto Giorgio – ma inquadrata nella giusta maniera darà l’effetto giusto”.
    
    L’aveva invitata a sedersi con i talloni sotto al sedere.
    
    “Tu hai delle belle tette – aveva detto – e cercheremo di valorizzarle. Metti le mani dietro alla nuca”.
    
    Federica aveva eseguito.
    
    “Bene. Ora sporgiti in avanti”.
    
    Aveva inclinato il busto verso l fotografo.
    
    Dopo una dozzina di scatti, Giorgio le aveva chiesto di togliersi il reggiseno.
    
    Lei si era voltata e se ne era liberata, ...
    ... ma l’uomo le aveva chiesto di girarsi nuovamente.
    
    “Come ti ho detto, un seno come il tuo fa sfruttato – aveva spiegato – Copri i capezzoli con le mani e voltati”.
    
    Federica eseguì, timorosa che un falso movimento le facesse perdere l’equilibrio e dovesse scoprirsi i seni.
    
    Andò tutto bene e Giorgio eseguì un’altra dozzina di scatti.
    
    “Perfetto, sei bellissima! Ora togliti le mutandine, per piacere”.
    
    Federica non si stupì della richiesta, si voltò e si liberò anche dell’ultimo capo.
    
    “Ora faremo uno scatto molto banale, ma sempre di impatto. Ti siederai con i talloni sotto al sedere e con le cosce aperte. Con una mano ti coprirai la figa e con le altre le tette. Non si vedrà nulla ma sarà molto erotico”.
    
    Federica ruotò nuovamente su se stessa, ma questa volta capitò cosa non voleva: un alluce le rimase impigliato nel lenzuolo e perse l’equilibrio.
    
    Le sue mani istintivamente si protesero verso il materasso, offrendo a Giorgio una visione piuttosto chiara dei suoi seni e della sua passera.
    
    Cadde di schiena sul materasso e si coprì subito.
    
    Giorgio le scattò una foto.
    
    “Perfetta! Molto spontanea!”.
    
    “Ne avrei fatto a meno. Mi hai vista?”.
    
    “Non posso negarlo. Ma non preoccuparti, sei come una figlia per me. Dai, tirati su che facciamo le altre”.
    
    Federica si mise nuovamente in posizione, questa volta meno ossessionata dal non scoprirsi.
    
    Si fece immortalare in un’altra dozzina di pose, poi si rivestì.
    
    Giorgio promise che avrebbe mandato loro ...
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