1. Nelle sue mani – 1


    Data: 23/02/2018, Categorie: Autoerotismo Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: Naughty_Bard, Fonte: RaccontiMilu

    ‘Cosa le serve, Righini?’ ascolto il corpulento muratore dal pesante accento bergamasco farmi la lista delle cose che gli occorrono con un solo pensiero in mente:
    
    ‘Cazzo, non la tengo più!’ quello che venti minuti fa era un bisogno abbastanza urgente di fare pipì, ora è da scoppio di vescica. Purtroppo, però non posso allontanarmi dalla cassa, sono l’unico oggi, visto che Piero, il collega, è bloccato a letto con la schiena. Ancora un paio di rompiballe da servire, devo tenere duro.
    
    ‘Fanno 53 euro. Grazie e arrivederci!’
    
    Mi avvio di corsa prima che entri qualche altro cliente, sto per farmela addosso. C’è un unico bagno nel negozio dove lavoro, un cesso lurido e piuttosto rivoltante che usano i clienti ma soprattutto gli operai che lavorano al deposito. La porta è semi aperta, e la luce accesa, qualcuno dev’essersela dimenticata. La apro di tutta fretta e me lo ritrovo davanti. E’ girato di tre quarti e, in parte, mi da le spalle, intento a svuotarsi la vescica. Lo scroscio s’interrompe e lui si volta.
    
    ‘Oops, scusami, credevo fosse libero!’ mi sorride. Ogni volta che lo fa le mie ginocchia vorrebbero piegarsi.
    
    ‘Figurati, vieni pure, ho finito!’ i suoi capelli, normalmente castano chiari, ma che ora, d’estate sono dorati e gli occhi marroni, il visetto aggraziato di chi piace a tutti, le labbra sottili e il naso un po’ a patata, si accostano da dio a quell’espressione da furbetto sornione che la sa molto, molto lunga.
    
    Inghiotto, titubante ma entro.
    
    ‘Devo ...
    ... solo lavarmi le mani, esco subito” mento mentre chiudo la porta. Mi volto dalla parte opposta per non guardarlo mentre lui mormora un distratto assenso. Riprende a pisciare dopo la mia imprevista interruzione. Cerco di nascondere l’imbarazzo ma lo provo. L’unico rumore in quel bugigattolo puzzolente è lo scroscio di urina potente, deciso, odoroso e tremendamente maschio. E’ come un fulmine al cervello per me. Sapete, ho sempre pensato che la pisciata di un uomo sia un chiaro sintomo della sua mascolinità. Se ci pensate la stessa posa, sfrontata in cui un ragazzo, un maschio vero, solitamente urina, è di per sé quasi oscena, volgare, sprezzante. Ebbene, lui ce le ha tutte queste belle qualità e in quantità industriale.
    
    Faccio comunque finta di niente, in fondo è tutto nel mio cervello, chiunque altro vedrebbe solo un giovanotto che fa pipì.
    
    Sento lo scroscio diminuire d’intensità mentre tergiverso al lavandino.
    
    Se lo sgrulla mentre sospira sollevato e sento la zip venire su. Poi tira su col naso e sputa nel cesso. Che gentiluomo inglese. Si volta:
    
    ‘Hai finito? Dovrei lavarle anch’io.’ mi dice mettendomi una mano davanti alla faccia, come a farmi vedere che è sporca. Gli faccio spazio e lo lascio fare.
    
    ‘Si, prego! Fai pure!’ non posso far altro che guardarlo mentre si sciacqua, ammirare lui, ogni suo movimento, ogni sua espressione, come faccio sempre, accidenti.
    
    Quando ha finito mi sorride di nuovo:
    
    ‘A dopo!’ e mi lascia lì, ad annusare il suo piscio giallo ...
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