1. Un sabato sera perverso. racconto a due: doggy dominato e dominatrice.


    Data: 22/02/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Mistressedoggy, Fonte: Annunci69

    Presi l'ascensore, lei abitava all'ultimo piano. Mi aveva invitato, per la prima volta, a casa sua, approfittando del fatto che il giorno dopo fosse domenica, e io non avevo che potuto accettare. Trovai l'ingresso del suo appartamento già aperto, entrai e chiusi, dietro di me, la porta. Su Whatsapp mi scrisse 'sono in camera da letto che ti aspetto'. Mi guardai intorno, un po' spaesato, e avanzando, oltre la sala, trovai un corridoio. L'ora di cena era passata, e io mi apprestai verso l'unica stanza illuminata. Lei stava lì, illuminata da una lampada con luce soffusa, con il suo abito elegante, sopra i suoi lunghi tacchi a spillo, molto più alta di me e sorridente nel vedermi.
    
    Mi fece cenno di avanzare e mi prese tra le sue braccia baciandomi, le sue mani corserò lungo tutto il mio corpo per esaminarlo, e io feci lo stesso con lei, scoprendo che non portava né il reggiseno, né le mutandine. Mi leccò il collo e io istintivamente, in calore da giorni, cominciai a premerle il mio pene indurito contro. Lei continuò a baciarmi e leccarmi, lasciandomi fare.
    
    'La vuoi?' mi chiese? La mia risposta era chiara e lei già la sapeva. Mentre io sapevo bene che dovevo meritarla. Mi mise la mia benda sugli occhi e cominciò a spogliarmi. Essere reso inerme, e poter essere usato da lei, non smetteva mai di eccitarmi.
    
    Gli misi la sua benda attorno al capo e poi gli passai al collo il suo collare di pelle.
    
    Lui stava lì nudo, davanti a me e io lo osservavo compiaciuta. Premetti la ...
    ... mano sulla sua spalla e lui, ben educato, si mise in ginocchio, continuai a premere, sinché non fu a quattro zampe. A quel punto agganciai il guinzaglio, lasciando che la catena si poggiasse alla sua schiena, così che potesse sentirla. Gli girai intorno, per ammirarlo meglio e scattare qualche foto col mio cellulare, avendo cura che lo sapesse.
    
    Feci colare del lubrificante sul suo culetto, e lui scondinzolò per provocarmi. 'La vuoi la tua coda, troietta?' gli chiesi, 'Padrona, tutto ciò che tu vuoi, io lo desidero' lui rispose, poggiandosi sui gomiti e lasciando ben esposto il suo buchetto. Presi un lungo dildo composto di palline, la cui grandezza aumentava gradualmente e, una dopo l'altra, tutte e otto furono accolte dal suo buco. 'Adesso puoi scodinzolare doggy'. Mi rispose cortese con un 'grazie Padrona', muovendo per me il culo felice.
    
    Mi accomodai sul letto, poggiai un piede sulla sua schiena e l'altro lo avvicinai alla sua bocca, 'tira fuori la lingua doggy', lui obbedì, sempre a quattro zampe, con una vistosa erezione, mentre continuava a scodinzolare per invogliarmi. Lo agevolai poggiando il mio tacco sulla sua lingua e lui lo leccò avidamente. 'Lucida bene le mie scarpe, schiavo'. Ero piuttosto eccitata, così poco dopo, tolsi la scarpa, e gli infilai le dita del mio piede in bocca 'così succhia, bravo', con l'altro piede accarezzavo il suo culetto e lui riprese a scondinzolare. Feci qualche nuova foto dall'alto, mentre svolgeva i suoi compiti, commentando quanto ...
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