1. Son diventato grande... senza neanche accorgermene


    Data: 21/02/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: passbari, Fonte: Annunci69

    E come ogni mattina suona la sveglia che interrompe i miei sogni che oscillano tra l'osceno ed il peccaminoso.
    
    Tutto è uguale se non fosse che oggi è il mio compleanno, ma tutto il resto, resterà invariato... tranne la mia età, appunto.
    
    Fuori è ancora caldo, nonostante il sole di metà settembre sia quello che preferisco di più.. la gente torna alle proprie abitudini, chi torna a scuola e chi torna a lavoro.. tutto riprende la strada giusta.
    
    Come ogni mattina, faccio colazione leggo e rispondo a qualche messaggio, in questo caso di auguri e mi dirigo in bagno verso una doccia fresca e rigenerante. Mi faccio colpire da un getto d'acqua tiepida che mi fa sorridere pensando a quel getto d'acqua come se fosse dello sperma e il manico del doccino come se fosse un cazzo... In quel momento comincio ad eccitarmi, ci vuole veramente ben poco per farmi accaldare ed andare su di giri, con un dito comincio a solleticarmi il buco stretto mentre con l'altra mano, lascio il doccino e comincio ad accarezzarmi prima il seno, stringendo sui capezzoli teneri e delicati scendendo così pian piano verso il mio pacco che prende vigore. La mia mente viaggia tra i cazzi che ho succhiato nell'ultimo anno.. da quello più strano a quello più desiderato, dal più combattuto al più ricercato... ma ogni pensiero sconcio viene interrotto dal suonare del citofono! Mi infilo l'accappatoio e corro ad aprire la porta. Dinanzi a me tutto giallo. Metto a fuoco e una sagoma si allontana, era praticamente ...
    ... sull'uscio della porta! Un nuovo postino mi sorride e mi porge una lettera da firmare, io però resto imbambolato da quel corpo che ho difronte, bel maschietto alto e palestrato, capello liscio e curato! Mi risveglio quando sento qualcos'altro svegliarsi, allora portando prontamente una mano sulla cintura del mio accappatoio firmo e scusandomi lo saluto.
    
    Ricambia il gesto con un occhiolino e va via. Torno in casa che ormai sono asciutto e nervoso. Prendo il cellulare e tra i vari messaggi, c'è ne' uno di sito, un tipetto molto interessante: "ciao, sono napoletano ma vivo a Bari da qualche settimana. Non conosco nessuno e ho voglia di un giro. Ti va qualcosa da bere?". Di mio, sono un tipo molto riflessivo, eterno idealista e realista che organizza in modo quasi maniacale ogni spostamento e orario. Con i miei amici della comitiva mi vedrò dopo cena, ergo ho l'intero pomeriggio libero, quindi scambiandoci mille foto, organizzando orari, treni e imprevisti vari alle 17, come previsto sono nella sua città. Appena esco dalla stazione lo vedo. Alto, magro ma non troppo, occhiali da sole che solleva appena mi vede, braccia tatuate che mi stringono in un abbraccio come se ci conoscessimo da sempre, Un sorriso perfetto, contornato da barba incolta ma non troppo lunga, piercing al labbro e occhi marroni e profondi. Un paio di occhi in cui mi perderei molto volentieri. Chiacchieriamo molto, fuori fa caldo per cui camminando ci addentriamo in campagna al riparo sotto gli alberi che ...
«123»