1. Una nullità


    Data: 15/02/2018, Categorie: Feticismo Autore: TATO, Fonte: EroticiRacconti

    Io sono sempre stata una nullità, mia moglie ha ragione, sin da piccola, ero alla mercè di chiunque, e quindi, sin da piccola mi sono ritrovata a soddisfare le voglie sessuali di chiunque, e crescendo non è migliorato nulla.
    
    Una volta grande, e con un passato da frocetto, ho incontrato la mia odierna moglie.
    
    Non è stata la mia prima femmina, ma sicuramente la più importante.
    
    Sessualmente era, ed è una bomba, più grande di mè, e quando l'ho conosciuta non era di certo vergine, in nessun buco, ha iniziato da ragazzina, a fare seghe per un gelato, per poi finire sverginata da un amico di famiglia, e in breve a fare la puttanella con tutti i maschi del quartiere, per poi finire in una compagnia di scambisti ed altro.
    
    Poi per un paio d'anni, per mantenersi, dice lei agli studi, si è prostituita nel suo appartamento a Parigi, io dico che lo faceva perché gli piaceva il cazzo e la bella vita, mio suocero, non le ha mai fatto mancare nulla, essendo benestante.
    
    Poi, un bel giorno la incontro da amici comuni, e iniziamo ad uscire, inutile dirvi, che mi ha portato poi a casa sua, e mi ha scopato, è tato sconvolgente, figa culo, bocca, una professionista, una notte da urlo, fisico stupendo e così mi sono innamorata di lei.
    
    E' stato subito chiaro che lei era la padrona, si scopava se lei voleva quando voleva e dove voleva, e poi un bel giorno le ho chiesto di sposarmi, la sua risposta fù, accetto, ma devi sapere che io non scopo con tè, ma con altri, se mi sposi, mi ...
    ... avrai poche volte e lo deciderò io, in compenso, mi accompagnerai ai miei incontri, io deciderò se potrai assistere alla mia monta o meno, se dovrai rimanere o tornare a casa a segarti, e poi, non genererò mai figli tuoi, ma con chi mi capiterà quando deciderò di averne, se ti và è così, altrimenti ti lascio e ne cerco un altro, hai capito frocetto? accettai.
    
    Fù una bella cerimonia, lei stupenda nel suo abito bianco, e quel giorno, prima di andare in chiesa, in auto, si era già fatta scopare da due miei amici, entrò in chiesa piena del loro sperma, poi durante il pranzo, spesso si assentava e ritornava dopo un pompino, o una sega o una scopata, fù chiaro a tutti il mio ruolo.
    
    Così iniziò la nostra vita coniugale, due volte alla settimana, la accompagnavo a casa di uno o dell'altro, spesso assistevo alle loro scopate, gli servivo da bere, o altro, e a volte, mi rimandava a casa a segarmi in attesa di riaccompagnarla.
    
    In quel periodo, la mi omosessualità, non era presente, ogni tanto lei si lasciava scopare da mè, o me lo lasciava mettere nel suo culetto, e così rimasi diciamo maschio.
    
    Poi un bel giorno, mentre ero a casa ad attendere la sua chiamata, mi recai nella cabina armadio, e sbirciai nei suoi cassetti, presi degli slip, stupendi e li indossai, e mi feci la sega più bella della mia vita.
    
    Al suo ritorno vide gli slip sporchi di sperma, si mise a ridere, e così, dopo una mezz'ora, mi chiamò in camera sua, e vidi sul letto slip reggiseno reggicalze calze me le ...
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