Una mattina all'alba (101) - Racconti Erotici

Una mattina all'alba (101)

... cazzo" mi disse viso a viso "Scusa ma quanti anni hai?" feci io "Quelli necessari per farmi scopare" e decisa con una mano svelta mi abbassava la lampo tenendosi ben stretta la gonna attorno alla pancia,la situazione inaspettata ma vidi lei cosi decisa con quel pacco di sorca nuda tra le cosce come non eccitarsi,aprii la patta e tirato fuori il cazzo "Lo avevo capito che eri ben formato" fece lei ed io senza abbassarmi il pantalone le ponevo il cazzo tra le cosce,lei invece "Aspetta" disse e poggiate le mani alla porta del bagno chinatasi "Fammelo sentire tutto" fece aprendo le gambe,ormai la volevo e dietro di lei contro il culo nudo la penetravo senza difficoltà,eppure era ancora piccola mi dissi ed è già sfondata,cosi mentre lei teneva le braccia tese contro la porta io prendevo a scoparla "Che cazzo mi piace,so tutta larga e bagnata" fece lei "Mi debbo togliere!" chiesi "No non c'è bisogno,dai godimi dentro" così pompandole la sorca in pochi minuti godevo e lei che soffiava presa dall'orgasmo,fu una vera sveltina,lei si puliva poi la figa con della cartaigienica e ricomposti tornammo in sala appena in tempo per il secondo tempo,poi la sorellina "Tutto bene" chiese "Si si" risposi ed intanto le due sorelle parlottarono tra loro e di nuovo la tettona accanto a me,nel buio mi disse in un orecchio "Ti e piacita? È brava ve!" cosa risponderle si erano accordate tra loro al momento che ci siamo seduti vicini in sala. Alcuni anni dopo seppi da voci o fu mamma a dirmelo che la madre di quelle ragazze era una donna che faceva il mestiere e forse per questo erano disponibi.