1. Una mattina all'alba (94°)


    Data: 15/12/2020, Categorie: Incesti Tue Racconti Autore: Ometto di mamma, Fonte: RaccontiErotici.xyz

    Passato il Natale,l'epifania che tutte le feste si portò via come dice un proverbio,tornava tutto come prima,lavoro la scuola per la mia sorellina,mamma la casa insomma il solito tran tran,un giorno uscito prima dal lavoro mi recai alla scuola per aspettare l'uscita di mia sorella,quante volte mi aveva detto "Mi vieni a predere all'uscita di scuola" cosi vsto l'ora decisi di andare,quando mi vide felice corse verso di me gettandomi le braccia al collo e disinvolta mi bacio' sulle labbra premendo le sue cercando un bacio non da sorella davanti alle sue compagne di scuola,li per li "Che fai sei matta!" dissi sorpreso,poi capii "Tanto qui nessuno sa che sei mio fratello!" rispose ma intanto si avvicinavano alcune sue compagne di classe "Questo allora è il tuo fidanzato?" le dissero "Si lui mi ha fatto pure la fedina" fece mia sorella mostrando il dito con l'anellino,mi sentii spiazzato aveva combinato già tutto lei ecco perché ci teneva tanto che andassi ad aspettarla,alcune ragazzette confabulavano tra loro altre mi scrutavano da capo a ...
    ... piedi ed una "Adesso capisco non fa che parlare di te,non è che ciai un fratello per me" disse ed intanto mi sorrideva maliziosamente,la notai perché aveva già un bel petto gonfio "Ti vado bene io mi piacerebbe giocare tra queste due belle zinnone" le dissi in un orecchio,lei annuì e mia sorella gelosa mi tirava a se "Che state dicendovi!" e così dicendo ci dirigemmo poi verso casa mentre lei per la rabbia mi strinse forte,forte una mano. Arrivati sotto casa mia sorella mi spinse ad entrare in quel portico dove vi erano magazzini,il primo nostro posto segreto,poi infuriata "Non lo fare mai più con le mie compagne di scuola" "Allora sei gelosa però teso' na scopatella con quella li perché no,con quelle zinne!" dissi proprio per vedere a che punto arrivava "Si sono gelosa sei solo mio e quella questo non lo vedrà mai" disse afferrandomi la patta dei pantaloni e il cazzo stringendolo "Mi fai male cosi amore" dissi io ed afferratole il viso tra le mani la baciavo e baciavo sentendola rispondere a quei baci e calmatasi salimmo poi su a casa. 
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