1. Una mattina all'alba (90°)


    Data: 13/12/2020, Categorie: Incesti Tue Racconti Autore: Ometto di mamma, Fonte: RaccontiErotici.xyz

    Da quel mattino mamma diventava complice del nostro amore facendo finta di non sapere quando magari io entravo in camera di mia sorella o lei mia sorella veniva da me,sapeva che avremmo fatto sesso ma non veniva mai nelle nostre camere se aveva visto qualche movimento,ma di tutto questo mia sorella ne era all'oscuro tanto che scopavamo facendo il meno rumore possibile,al momento del suo orgasmo mi bastava premere la mia bocca alla sua in bacio da cui sentivo ogni gemito, ma anche mamma voleva la sua parte di quel piacere proibito cosi ogni settimana finivo tra le loro cosce almeno due volte ciascuna con mia sorella perché venivamo avvolti da quel sentimento d'amore e con mamma un amore diverso più sessuale,porco ma quale piacere indescrivibile mi spingeva verso mamma. Ed intanto la vita andava avanti mia sorella nello studio si dava da fare ed in casa regnava un senso di felicità tanto da non sentire neanche mamma bisticciare con papà,certo il rischio che mia sorella scoprisse la realtà su quanto avveniva nella camera matrimoniale tra me e mamma c'era' ma comunque mai è accaduto per il bene di entrambe le mie donne. Quello stesso anno pur se appagato una sola volta tradii ambedue,lo ricordo perché primo era vicino il natale,secondo perché ...
    ... successe con l'amica di mia sorella,Ada,l'incontrai in strada un pomeriggio mentre andavo al lavoro,non la notai subito quando mi venne vicino era un tantino cambiata,ingrassata,con tette gonfie ed una bella panciotta,era incinta "Ciao non ti ricordi di me!" esclamò Ada poi i soliti saluti baci ed abbracci,era al terzo mese ma già si notava bene il suo stato di gravidanza anche perché per il freddo si indossava il cappotto, poi parlando di me e mia sorella,del bambino che la rendeva madre a soli sedici anni senza rimpianti era successo per il preservativo che si ruppe al momento meno propizio,poi "Non mi sei più venuto a trovare" fece lei "Ma sai il lavoro non mi da tanta libertà,mia sorella poi ha la scuola i compiti" le risposi "Io dico di te magari ci facevamo una scopatina da buoni amici!" sul momento restai a guardarla poi le risposi "Be Ada bona sei bona anche con sta bella panzetta,ma sto andando al lavoro" feci "Telefoni che non stai bene così passiamo il pomeriggio insieme,sto anche da sola a casa e questa volta niente preservativo,tanto" fece lei e fu talmente convincente che trovata una cabina telefonica chiamai il negozio  e cosi dissi loro,ero stato sempre preciso nel lavoro da non sospettare nulla e poco dopo ero con Ada a casa sua soli. 
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