Una mattina all'alba (67°) - Racconti Erotici

Una mattina all'alba (67°)

In quei pochi minuti di sesso con mia sorella avevo scoperto una fase segreta che ancora non era venuta fuori,quella ragazzina dolce di cui mi ero innammorato,che in quelle poche brevi notte di sesso innocente cercavo di non sverginare ancora,scoprivo invece una realtà che doveva essere dentro di noi,poco dopo la sorellina aprendo il suo regalo,la borsretta,ne tirava fuori dei fazzoletti per pulirsi la figa dal mio evidente godimento "Girati un momento tesoro" fece lei "Ma se ti ho vista quella bella fighetta nuda tante volte" dissi "Si ma pulirmi davanti a te mi fa vergognare" rispose,girato ma sbirciando la vidi poi tirar fuori anche le mutandine ed infilandosele "Ho fatto amò" ed abbassatasi la gonna tornava a stringermi ed a baciarmi "Ti eri organizzata bene ora hai la borsetta,sei grande" dissi sorridendo facendo lo spiritoso "Perché ti dispiace! Amore mio ne avevo proprio voglia e tu noo,ti sentivo sai!" e abbracciata guardandola in viso "Si anche io" le risposi e guardandola "Che mi hai fatto,tu non sai quanto ti amo teso'!" Già mi ritrovavo talmente preso,cotto di mia sorella come mai avrei pensato si potesse amare una ragazza in quel modo al punto di non volerla rendere donna "Io ti amo da quando ero piccola,non ti sei mai accorto che quando eri in bagno io ti spiavo dal buco della serratra?" fece lei,poi li avvinghiati ci baciammo ancora e ancora. Quando poi usciti "A volte vorrei venire da te di notte ma poi penso se arriva mamma e ci trova a fare l'omore nudi,ho sentito che viene da te ogni tanto di notte che parlavate,che ti voleva dire?" chiese lei mentre per strada ci dirigevamo verso casa "Be l'altra sera perché voleva fsrti quel regalo,a volte tanto perché non riesce a dormire" le dissi non potevo certo dirle che spesso invece facevo sesso con mamma,la mia prima donna,certo una soluzione per scopare mia sorella un posto tranquillo dovevo trovarlo.