Una mattina all'alba (48°) - Racconti Erotici

Una mattina all'alba (48°)

Poco dopo nel letto mia sorella sapendo che avrei assecondato il suo desiderio sentii che portava una mano dentro il mio pigiama ed io che non indosso gli slip la notte arrivò cosi subito a palpare il cazzo nudo ma ancora un poco moscio "Ma non è duro come quando ti ho fatto la sega!" esclamò sorpresa "Guarda a lui basta che ti vede nuda con un poco di luce e vedrai come diventa" dissi be pensai almeno di godermi lo spettacolo del corpo di mia sorella,vederla darsi da fare con il mio affare "Va bene ma un po mi vergogno" disse e convintasi sfilava la camicia da notte,io il pigiama ed a quel poco di luce accesa restai stupito "Cazzo quanto sei bella e tu volevi far certe cose con un corpo cosi al buio?" dissi ed adagiandomi poi coricato nel letto davanti a quello spettacolo ero a cazzo teso duro che palpitava,mia sorella accarezzandomelo poi palpandone ogni forma "Però è proprio bello, che cazzo ciai fratellone" era la prima volta che mi diceva fratellone,poi mi venne sopra e situatasi con la figa sul fallo prendeva subito a strofinarsela muovendo il bacino avanti ed indietro ben pressata sopra di me che notavo intanto la figa con peletti crescenti ed il mio sesso che spariva ed appariva tra le carnose labbra sessuali di mia sorella che la vedevo a quel punto sempre più dimensrsi vogliosa "Mi ti scoperei per quanto sei bona sorellina tiè guarda che sorca" dicevo eccitato avevo si imparato da mamma a non godere subito ma con lei che accanita si dimenava spinta al suo orgasmo non resistetti e godevo e gli schizzi di sperma finirono tra i nostri corpi.