1. Una mattina all'alba(47°)


    Data: 28/11/2020, Categorie: Incesti Tue Racconti Autore: Ometto di mamma, Fonte: RaccontiErotici.xyz

    Cosi finalmente al buio mia sorella facendo un bel sospiro iniziò "Sono giorni anzi notti che non riesco a prendere sonno come prima da quando quel pomeriggio in terrazzo tu mi hai ... va be hai capito!" fece lei interrompedo un attimo il discorso,be si avevo capito ma io volli che lo dicesse con sue parole anche se non capivo dove voleva arrivare "Quando me lo hai messo in mano il tuo coso duro e poi ti ho fatto una sega pur di vederti schizzare la sborra,come dici tu" e dicendo cosi la sentivo respirare forte mentre i miei occhi man mano abituatisi al buoi intravedevo il suo seno che ansimando si muoveva "Si ora ho capito ma non so che mi vuoi dire!" dissi ancora io "Che da quel momento di notte rivedo quel coso,il cazzo ok e mi sento strana,ho pure fatto un sogno c'era una festa in casa con papà te e mamma,poi tu mi hai presa per mano e mi hai portato nella camera di mamma e li nudi abbiamo fatto l'amore,abbiamo scopato e più chiaro per te porco,ma il bello è che mi sono come sentita nel sogno che mi sborravi nella sorcia sentivo quel liquido caldo dentro e mi sono svegliata che godevo" a questo punto la sorellina si fermava restando zitti entrambi per aluni secondi, "Vuoi fare l'amore!" chiesi a mia sorella,sentivo che era turbata ed anche eccitata "Ma no,anche se con te mi sento più sicura,vorrei farlo come lo facemmo anni fa io venivo sopra di te e poi dopo tu sopra me e ci strofinavamo,mi piaceva,cosi almeno forse mi passa quel calore che sento sempre nella sorcia" disse mia sorella presa da un senso di abbattimento ma anche molto eccitata dal fatto che con me poteva sfogare sue voglie sessuali come un tempo bambini che fanno cose da grandi e magari i suoi ormoni sessuali la spingevano tra le mie braccia per non farlo con altri che magari l'avrebbero poi violentata. Certo da parte mia la vedevo già bona pronta al sesso e magari un poco io la desideravo ma non mi aspettavo che fosse lei a cercarmi.
«1»