1. Una mattina all'alba (36°)


    Data: 25/11/2020, Categorie: Incesti Tue Racconti Autore: Ometto di mamma, Fonte: RaccontiErotici.xyz

    Come avranno visto e letto alcuni lettori per errore mi sono ripetuto nei capitoli 34 e 35 a volte scrivendo può accadere ma questo vi dimostra che il ricordo del mio passato non è frutto di fantasia ma fatti accadutimi al punto di ricordare posti e frasi dette allora. Tornando a quel pomeriggio dopo esserci rivestiti nel locale lavatoio mamma presi quei panni da lavare li gettava in una vasca fatta appositamente per mettere prima a mollo in acqua e detersivo i panni cosi da lavarli poi senza troppa fatica come faceva ogni donna del condominio,mamma lo fece un po perché andavano lavati i panni che avevamo portato ma anche per non far sospettare qualcosa a mia sorella se magari tornavamo giù con la bacinella colma,usciti da li prima di aprire la porta del terrazzo presi mamma e stretta tra le mie braccia "Ti amo mamma,sei tu la mia ragazza" dissi e tornai a baciarla,lei rispose al bacio poi disse "Ti amo anch'io tesoro e non solo per il fatto che mi sei figlio ma molto di più per come mi fai stare,tu sei stato ...
    ... capace di rivedermi giovane ed amata e poi il sesso come posso dirti di no!" nel sentire queste parole non ebbi la forza di dire altro,si è vero a suo tempo la presi con l'inganno ma non mi aspettavo di vederla tanto trasformata,cosi scendemmo quelle poche rampe di scale ed arrivati davanti la porta di casa e una volta aperta entrammo in casa senza far il minimo rumore "Vai a vedere se dorme tua sorella io intanto ti preparo un poco di merenda" disse mamma entrando in cucina mentre io diretto verso la cameretta della sorellina,non volevo svegliarla entrando cosi posai un occhio alla toppa della serratura e dato che il suo letto era situato contro la parete di lato alla porta avevo difronte la sponda del letto e cosi vidi lei mia sorella nuda a gambe aperte con una mano tra le cosce che si toccava frenetica la sorcia,l'altra mano alle tettine che si strizzava i capezzoli da quanto capii mentre dimenava il corpo in modo tale che doveva star avendo un'orgasmo sessuale visto anche da come a bocca aperta ansimava. 
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