1. Una mattina all'alba (29°)


    Data: 23/11/2020, Categorie: Incesti Tue Racconti Autore: Ometto di mamma, Fonte: RaccontiErotici.xyz

    Di notte nella mia cameretta tenevo una luce piccola che papà aveva messo per non farmi avere paure e sentirmi sicura ed a quel poco di luce quel suo coso mentre coricato supino nel mio letto stava cosi dritto che mi ricordo restai un momento attratta a guardarlo,poi a cavallo del suo corpo quasi da esperta senza pormi scrupoli afferravo il cazzo duro e mi ci spingevo sopra con la sorcia decisa,vogliosa di strofinarmici contro e papà che fermo mi osservava disse "Sei proprio femmina sai già una puttanella ti piace il cazzo!" e si se ci ripenso adesso con lui mi comportavo come una puttanella ma forse ero spinta anche da un precoce sviluppo ormonale la stessa cosa che sta succedendo a tua sorella "Perché che fa?" chiesi e mamma fermatasi nel racconto "Be è una femmina,l'ho trovata con le mani tra le cosce,ma tu non dirle niente è un fatto naturale" mi rispose poi aggiunse "Torniamo allo stabilimento cosi ci cambiamo prima di entrare alla colonia" "Finisci il racconto dai e poi che avete fatto,mami!" insistetti io "Cosa abbiamo fatto io nuda sopra papà strofinavo la sorcia sempre più presa e lui che mi diceva "Prima o poi te la scopo tutta,senti che sorca ...
    ... bollente ciai piccola mia" quando mi diceva piccola mi incavolavo perché mi sentivo già grande spece quando ha iniziato a prendermi comunque mi strofinai a quel suo affare così tanto da provare più orgasmi fino a lasciarmi cadere abbandonata sul corpo di papà ed a questo punto lui "Adesso stai zitta e buona e lascia godere anche papà" cosi mi prese mi mise carponi nel letto,alla pecorina insomma e lui da dietro lo sentii subito premere il coso duro contro il canale vaginale ma io invece mi ritraevo fino a che disse "Stai ferma non ti voglio sverginare ancora solo un poco dentro come quella volta al mare,ricordi?" nemmeno sapevo allora cosa volesse dire sverginare e papà penso che cercasse di allargarmela un poco alla volta cosi da sverginarmela senza troppi fastidi,insomma io a pecorina lui con il cazzo un poco dentro la sorcia muovendosi piano piano arrivai a godere di nuovo quando lo sentii invadermi la sorcia dallo sperma,dal suo caldo liquido seminale,contento adesso che sai di più? Guardati porco ora andiamo e copriti che stai a cazzo duro" disse mamma indicando il mio affare dentro il costume,era vero mi ero eccitato ma dovevamo tornare alla cabina per cambiarci. 
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