Una mattina all'alba (18°) - Racconti Erotici

Una mattina all'alba (18°)

Mentre appagati restavamo abbracciati uno all'altro sentii mamma come se piangesse,mi sollevai,la guardai in viso aveva due lacrimoni che le scendevano sulle gote "Che hai mami, stai male,ti ho fatto qualcosa?" le domandai un poco preoccupato " No tranquillo non mi hai fatto niente,anzi tu mio figlio sei riuscito a farmi sentire giovane,amata e desiderata ciò che ormai avevo quasi dimenticato ed invece tu mi stai rendendo felice,appagata nei sensi e sessualmente,mi fai sentire orgogliosa di essere donna anche il nostro è un rapporto incestuoso,per questo piango" disse,restai in silenzio a guardarla un attimo poi "Mamma ma ti sei vista quanto sei bella come non si puo' amare una donna con un fisico cosi,si io sono tuo figlio ma mi sento fortunato perché posso amarti da uomo ed io mamma ti amo tantissimo" le risposi baciandola sul viso e poi da uomo uniti bocca a bocca. Dopo quei baci "Va bene ora torniamo alla realtà debbo finire di preparare il pranzo,fammi alzare" mi disse più serena alzandosi e rivestendosi,io a quel punto "Scusa mamma ma papà allora!" lei mi guardò,sorrise poi "Tuo padre? Non ho mai capito cosa prova per me,si i primi tempi pareva amarmi ma a modo suo,poi a letto si ricorda ogni tanto ma lui è da sveltina,non è come te o come fu mio padre,scusa se torno a dirti di lui ma siete i soli due uomini che mi han fatto sentire amata,donna e che a letto san portarmi in paradiso e vi amo entrambi" cosi dicendo vestitasi uscì dalla camera per andare in cucina e farmi il pranzo,comunque fui sorpreso nello scoprire che mio padre era come si dice un'uomo qualunque,è vero che anche con me non è mai stato affettuoso od ha avuto slanci di tenerezza,il perché non l'ho mai capito.