Una mattina all'alba (seguito 3) - Racconti Erotici

Una mattina all'alba (seguito 3)

Cosi eccomi a godere di nuovo dentro mia madre ed appagato mi lasciavo cadere sul suo corpo no sfinito ma ebro del piacere intenso che con lei ed il suo sesso femminile mi aveva portato a provare,mamma mi stringeva forte a se senza accorgersi che non ero papà,va detto che io a quella età fisicamente ero molto simile a mio padre sia per il peso che per l'altezza forse da quanto intuii la sola diversità era nello sviluppo sessuale,restammo uniti stretti pochi minuti poi mia madre allungando una mano verso il comodino accese la luce dall'abajour ed ecco il fattaccio fu lampante,mamma vedendomi sopra di lei nudo ancora con il cazzo barzotto dentro la figa fradicia di umori e del mio sperma realizzò subito che chi l'aveva scopata e fatta godere era suo figlio e scostandomi,allontanandomi dal suo corpo "Tu! Eri tu che mi scopavi,vattene, esci dalla mia camera non voglio più vederti,chiuditi nella tua poi facciamo i conti!" disse e mentre prendevo i miei indumenti intimi per andare in camera mia la sentii dire "Madonna era lui che mi sbatteva e mo! Non posso neanche parlarne con il padre,sai che casino" a quel punto chiusa la porta della sua camera mi diressi nella mia gettandomi sul letto,mi sentii un poco in colpa ma quanto avevo goduto ed era la mia prima volta che avevo fatto sesso,scopato e lei mamma che donna sia normalmente che a letto una favola,fortuna che la sorellina dormiva ancora e non si accorse di nulla.