1. 01 - il risveglio


    Data: 30/08/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: caluz, Fonte: Annunci69

    ... continuo a sognare ad occhi aperti, occhi che fissano il me stesso dello specchio. Inutile negarlo. Se mi incontrassi per strada farei parecchi pensieri sconci su di me.
    
    Abbandono momentaneamente la ricerca del piacere e mi dirigo in bagno. Ho voglia di una doccia.
    
    Oggi la barba non me la faccio; è uno di quei giorni in cui credo che un look finto-trasandato mi doni parecchio e ho imparato ad assecondare l'istinto perchè mi regala sempre delle belle soddisfazioni.
    
    Sotto l'acqua calda, prendo coscienza di me e del mondo che mi circonda. Solo adesso mi sto veramente svegliando. Il bagnoschiuma scivola su di me e mi lascio inebriare dalla sua fragranza, tipicamente maschile, aspra al punto giusto; la stessa fragranza che ricerco in un uomo, la stessa fragranza che mi fa desiderare un uomo, la stessa fragranza che mi fa desiderare un uomo tra le mie lenzuola.
    
    Mi sciacquo e inevitabilmente porto di nuovo la mano sul mio sesso, lo stringo, lo accarezzo. Vorrei scappellarlo di più di quello che riesco ma il mio cazzo lo fa solo se è adeguatamente stimolato e lubrificato. Per molti è un problema. Io lo vivo come un difettuccio trasformato in virtù. Datti da fare ad insalivarlo per bene e scoprirai il tesoro che nasconde sotto. I capelli medio lunghi, bagnati, si attaccano al mio collo mentre l'acqua scorre sul mio petto, sui capezzoli e sull'addome. Non ho la tartaruga, ho gli addominali, li trovo più virili. Dall'ombelico acqua e sapone scorrono lungo il pube, ...
    ... depilato il giusto perchè sono figlio dei miei tempi e zampillano giù dal mio uccello simulando un'eccitante pioggia dorata sui miei piedi.
    
    Una mano continua il suo saliscendi sulla mia asta mentre l'altra esplora il mio sedere arrivando a penetrarlo con tre dita. Si, mi piace prenderlo in culo, e non mi sento meno maschio nell'essere posseduto da un cazzo. Le sensazioni che senti in un rapporto passivo farebbero cambiare idea al più etero degli uomini.
    
    Mi avvolgo l'asciugamano in vita e torno in camera, incurante della pozza d'acqua che ho lasciato fuori dalla doccia.
    
    Ho voglia.
    
    Mi fermo di nuovo davanti allo specchio e mi guardo. Continuo a piacermi. La mano scivola lungo il torace fino a cingere il lembo dell'asciugamano che si apre e inesorabilmente cade a terra. Giace ai miei piedi, la visione d'insieme mi eccita.
    
    Mi accarezzo i capezzoli, li stringo, li stuzzico immaginando le mani di qualcun altro su di loro. Mi porto un dito alla bocca e con espressione lasciva lo inumidisco per bene per poi tornare a giocare con i capezzoli abbandonandomi al sogno di una lingua che li lecca. La mia mano ha attraversato tutto il mio torace e ha raggiunto la sua meta, il mio uccello che svetta prepotentemente quasi a supplicare di lasciarlo sfogare. Decido che è ora di accontentarlo e di accontentarmi. Su e giù, su e giù ininterrottamente lungo l'asta che comincia a bagnarsi di piacere, cominciando a scoprire la cappella rosa quale premio di questo personalissimo momento di ...