1. Nonne Porche 6


    Data: 29/08/2021, Categorie: Incesti Autore: Key7, Fonte: EroticiRacconti

    Mi sono appena seduto sul divano cercando di non pensare a quanto ho il cazzo ancora duro quando rispunta la signora Ceresita.
    
    Ha 71 anni, un pochino più di nonna, vedova da sempre perché, poverina, ha perso il marito in guerra. Bionda un po’ stempiata, ovviamente si tinge e si vede il segno del grigio sulla nuca. A occhio peserà più di 130 kg di cui almeno 30 solo di culo e ha due tette davanti che sembrano due angurie. Le gambe sono tipo due cotechini inguantate nelle calze di nylon che ne accentuano il gonfiore e, ho scoperto oggi, quando ha alzato la gonna per mostrare le gambe gonfie, ha una fica dannatamente pelosa.
    
    Arriva, ha in mano una birra in lattina, una sottomarca di merda del discount ma fa nulla. Me la porge con un bicchiere riciclato dal vasetto di nutella. “Tieni caro”.
    
    “O non doveva disturbarsi” dico cortese anche se questa roba ha il gusto del piscio di mia nonna.
    
    Di colpo si mette a sbottonare il vestito. Per un secondo penso a cose porche sperando di veder spuntare le tettone immense ma invece, con delusione, sotto ha una sottoveste rosa pallido e, più sotto ancora in trasparenza le mutande e il reggiseno taglia elefante piuttosto spessì che nulla lasciano al “vedo/non vedo”.
    
    Prende da un cassetto un tubicino e me lo porge.
    
    “Che cosa sarebbe?”.
    
    “È il gel per le gambe. Per il gonfiore”.
    
    “A ecco.... e quindi?”.
    
    “Faccio un po’ fatica a chinarmi per spalmarlo da sola. Tua zia dice che a lei spalmi sempre la crema e, se te la ...
    ... senti...”.
    
    La fisso. L’unica crema che spalmo di recente a mia zia è quella bianca e calda che esce a fiumi dal mio cazzo ma non sto a sottilizzare. Un po’ per cortesia e un po’ perché davvero mi va di palpare almeno un po’ il suo corpo le dico “possiamo provarci”.
    
    La donnona si siede sulla poltrona, solleva la sottoveste e si cala le calze autoreggenti fino all’età caviglie. Le cosce sono davvero immense anche se la mia attenzione è più per le sue mutande giganti da cui spunta pelo pubico a ciuffi.
    
    Sto già pensando che chinato fra le sue gambe potrò almeno sentire di cosa puzza la sua fica e la cosa, lo ammetto, mi eccita molto.
    
    Senza dare a vedere quando è duro sotto ai pantaloni, mi metto in ginocchio proprio davanti a lei.
    
    “Spruzza la crema sulla pelle e poi frega con decisone. Lo sai no?”.
    
    “Si, si tranquilla”.
    
    “Inizia dalle caviglie e poi sali”.
    
    “Ma certo” annuisco anche se io avrei iniziato dalle cosce o magari anche più su.
    
    Questa roba ha un odore simile alla camomilla e unge da morire. La donna mi incita a non lesinare sulle quantità e appena sente che si sta assorbendo subito insite “spruzza, spruzzane ancora”.
    
    Io obbedisco ossequioso domandando ogni tanto “Così va bene?”.
    
    Lei annuisce a grugniti. Pare soddisfatta.
    
    Ci metto una vita a spalmare le caviglie, i polpacci, le ginocchia. Prima la destra e poi la sinistra e finalmente arrivò alle cosce. Morbide, calde....uso tutte e due le mani per lavorare bene sulla prima mentre la vecchia con ...
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