1. ANIME AFFINI, LA LUNGA NOTTE


    Data: 29/08/2021, Categorie: Etero Autore: Il_Sole_di_Tom, Fonte: RaccontiMilu

    La lunga notte che avevamo tanto sognato era ormai vicina. Avevamo organizzato tutto splendidamente, e ogni volta che il pensiero andava a quel giorno l’eccitazione saliva. Ecco quindi che sono venuto a prenderti in stazione e mi sono ancora una volta meravigliato per quanto eri stupenda. Quella gonna corta, quella maglia che ti lasciava le spalle nude e quei capelli così sciolti che accrescevano il mio desiderio. E da subito non ho resistito. Il treno era sufficientemente vuoto per sentire il tuo corpo. Per baciarti avidamente, con le lingue fuori dalla bocca, per stringerti quel seno morbido e invitante ma soprattutto per infilarti la mano nella gonna e sentirti la figa, così già fradicia e vogliosa di me. Soprattutto, per incrociare quello sguardo insistentemente malizioso che da solo, al di là di tutto e per tutte le volte che l’abbiamo fatto, mi ha sempre fatto impazzire. Tu mi lasciavi fare, eri completamente arrapata e priva di inibizione, come quando gemevi sentendo un mio dito che spostato lo slip stava già iniziando a scoparti. Così, sul treno, col rischio di essere beccati da chiunque si affacciasse a quello scompartimento, persi in un desiderio che non era più possibile comprimere. L’attesa di giungere all’albergo era fremente così come la nostra insaziabilità. Ed eccoci quindi in camera da letto, a spogliarci di ogni intima barriera e finalmente a prenderci, a scoparci in modo intenso e forte, con la sola voglia di farci godere da morire a vicenda. La ...
    ... sensazione divina della tua bocca golosa del mio cazzo, e quella della mia lingua sulla tua figa bagnata, da penetrare, con l’aiuto di un dito nel culo che ti faceva sentire ancora più porca, ancora più cagna senza controllo. L’abbiamo fatto davvero in modo molto animale, ma sempre con la dolcezza che arricchisce ogni momento di noi due, per sfogare la voglia inconsulta accumulata in quel mese. Ti ho sentita venire, così come forte sono venuto io, tutto nella tua bocca’dovevamo però separarci, ma presto ci saremmo riavuti. La tua voglia non era passata, non passa davvero mai, e così ti sei masturbata nell’attesa. Quando sono passato poi a riprenderti per la cena ti ho trovata solo con l’intimo addosso e il cazzo mi è tornato subito duro all’istante. Ho voluto riaverti, ho voluto scoparti ancora in modo irragionevole, ho voluto ancora sentirti godere. Mi sono aiutato col tuo vibratore, così non finivi mai di essere scopata anche quando me lo succhiavi fino in gola con quella tua bocca meravigliosa. Mi hai cavalcato, sentendotelo dentro fino in fondo mentre giocavo con quelle tue tette così stupende e coi capezzoli turgidi. Mi hai eccitato continuando a toccarti perché volevi sempre godere di più e senza sosta. Mi arrapa da morire vedere quando ti masturbi, quanto puoi spingere in là il tuo desiderio. E dopo aver goduto ancora, siamo andati a cena, con quel tuo vestitino scollato che continuava a provocarmi mentre ci raccontavamo. è stato bello sentirti lì anche con l’anima e il tuo ...
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