1. Il bastardo il capo e la moglie (grottesco estivo) pt.2


    Data: 01/10/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Lucido De Lirio, Fonte: EroticiRacconti

    ... su cui contavo era la passione di Massimo per il gioco. Era disposto a rischiare di concedere Eleonora a tutta la ditta puntando sul fallimento del mio piano, al punto di scommetterci su qualcosa. Continuai a stuzzicarlo
    
    - Senti, io più di due mesi di stipendio non posso puntare. Ma se tu giochi al rialzo, sarò costretto a passare.
    
    - Ah ah … non preoccuparti, per te vanno bene i due mesi di stipendio, io invece sono così convinto che metto sul piatto della bilancia una quota di socio pari al 50%
    
    Urca! Ben più di quanto sperassi … potevo correre il rischio, però provai a provocarlo ancora:
    
    - 50% della ditta o di Eleonora?
    
    - Ah ah ah ah … … … ora davvero la spari grossa … sì, vabbè, tanto non ce la fai: OK socio al 50% della ditta e di Eleonora. Sempre beninteso che lei sia d’accordo eh? Però, devi alzare la posta anche tu… facciamo così: se perdi, nei due mesi di lavoro senza stipendio, la mattina lavorerai in ditta, la sera a casa nostra come domestico, laverai, stirerai, servirai la cena eccetera…
    
    - Ok, mi va bene, proviamoci … Emilio è testimone della scommessa e farà anche da arbitro. Va bene?
    
    - Va benissimo.
    
    - Ora devo solo darti qualche istruzione: devi organizzare per il … facciamo … ecco, potremmo fare l’ultimo sabato di luglio, più o meno fra un mese, col pretesto di salutarci tutti prima delle vacanze di agosto, una cena alla villa estiva, quella al mare, anzi, meglio un buffet sul prato, invitando tutti i dipendenti della ditta. L’unica ...
    ... condizione è che Eleonora non deve saperlo. Per lei dev’essere una sorpresa, la condurrò io alla villa sabato sera. Se dovesse chiederti della cena, ricordati di negare sempre, e la stessa raccomandazione devi fare a tutti gli invitati: chiunque venga contattato da Eleonora deve negare, per lei è una festa a sorpresa.
    
    - Va bene, va bene. Non ho capito cosa stai tentando di macchinare. Ammesso pure che tu riesca a portarla alla cena, il resto lo vedo praticamente impossibile. Penso proprio che per due mesi lavorerai gratis.
    
    Uscendo dal suo ufficio passai davanti alla stanza delle due segretarie, alle quali sfoderai un sorriso veramente inusuale. Sarebbero state loro le inconsapevoli esche del mio trabocchetto.
    
    Le due segretarie erano sorelle gemelle. Gemelle identiche, di poco più di vent’anni, due ragazzine acerbe ma ben fatte. Carine e spigliate, erano state assunte da Massimo dopo uno stage scolastico formativo. Si chiamavano Maria Teresa e Maria Grazia ma preferivano farsi chiamare Terry e Grace. In azienda però quasi tutti i dipendenti le chiamavano le due Marie o le gemelline.
    
    Più di qualcuno malignava però su di loro, asserendo fossero lesbiche. Stavano infatti sempre insieme, sempre vicine, anche troppo, sempre alla ricerca di contatto fisico, tanto da ingenerare in molti la convinzione che fossero amanti.
    
    Alcuni le chiamavano invece le puttanelle, convinti che la loro fosse solo una recita per coprire il vero ruolo; quello di farsi sbattere spesso e ...