1. 134 – Elena e il ritorno dal viaggio di nozze.


    Data: 28/08/2021, Categorie: Cuckold Etero Incesti Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... Oscar, sei riuscito a soddisfare per bene tua moglie???’
    
    ‘Beh, si credo di si”’
    
    ‘Tu Elena cosa mi dici? Ti ha soddisfatta o no?’
    
    ‘Si, insomma, abbastanza ecco’..’
    
    ‘Solo abbastanza??? Uuummhhh, non mi sembri tanto contenta di come sono andare le cose. ‘
    
    ‘No, ma io sono contenta, ma insomma ecco, lui non ce l’ha grosso come lo vorrei io e allora’..’
    
    Patrizia, interruppe il discorso di Elena prima che le potesse dire effettivamente cosa era successo, che le raccontasse di Habib e di Nasser e così vidi mia suocera alzarsi in piedi e porgere le mani a Lucio, tirarlo verso l’alto invitandolo ad alzarsi in piedi, poi ”’..
    
    ‘Elena, adesso ti faccio vedere una bella cosa’.’
    
    Entrambi erano di profilo, lei inginocchiata ai suoi piedi, con tutte e due le mani bisticciò con la cintura dei pantaloni dell’uomo. Infine riuscì ad aprire la fibbia e cominciò ad aprirglieli, quindi fece scorrere verso il basso la zip e i pantaloni caddero alle caviglie di Lucio, lui aiutandosi con i piedi si sfilò le scarpe e le spostò un poco più in là, quindi uscì con i piedi dai pantaloni ammucchiati e li scalciò via. Le dita della gran maiala e bagascia di mia suocera artigliarono i boxer del suo amante e tirandoli prima in avanti e poi abbassandoli portarono alla luce una mazza assolutamente incredibile. Io dopo Habib, avevo pensato che cazzi come quello non ne potessero più esistere in tutto il mondo e invece ora ne stavo vedendo uno che non temeva confronti. Guardai Elena, con ...
    ... entrambe le mani si era coperta gli occhi , fulminata dalla sorpresa e dal grande stupore. Io riuscii solo a dire’
    
    ‘Minchia che minchia!!!!’
    
    Lucio possedeva veramente quello che di solito si chiama cazzo asinino! Da molle era già molto largo e parecchio lungo, la pelle che lo ricopriva totalmente era bianchissima, una grossa vena centrale in rilievo percorreva l’intera lunghezza dalla base fin sotto la cappella. La zoccola lo prese in mano e lo sollevò, vidi spuntare da sotto un paio di coglioni adeguati a tanto cazzo. La mano di Patrizia fece scorrere verso la base la pelle che ricopriva il glande mettendo alla luce una grossa susina rossa e gonfia. Gli imboccò la cappella e in pochi attimi il palo della luce fu duro come il marmo. Madonna che bestia!!!! Io pensavo che i cazzi oltre i trenta centimetri non esistessero e invece dovetti ricredermi. La baldracca di mia suocera, con il cazzone in bocca, girò le orbite degli occhi verso Elena e lei, la mia piccola sposa, come ipnotizzata si inginocchiò davanti al totem, vicinissima a sua madre che con estrema indifferenza se lo tolse dalla bocca e lo offrì a sua figlia affinché ne gustasse il sapore. Mi venne in mente in quel momento, la frase che spesso dicono i genitori ai figli: Per te ci siamo tolti il pane dalla bocca. Beh qui non si trattava di pane bensì di pene e che pene!!!!! Mi alzai in piedi e mi spogliai nudo, quindi mi avvicinai al trio e porsi il mio pisello a mia suocera. In effetti il mio era veramente solo un ...
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