1. Ambulatorio bollente


    Data: 27/08/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: partnerissimo, Fonte: Annunci69

    Finalmente ci ero riuscito!
    
    Dopo anni di avances avevo convinto Paolo, un mio amico infermiere! Ormai era giunto il momento, mi aveva detto di farmi trovare alle ore 13 in punto fuori dall'ambulatorio 26 del Terzo Piano dell'Ospedale Comunale. Era da un po' che rompevo le palle a Paolo...lo ammiravo, mi piaceva, mi ispirava, mi eccitava e questo lui lo sapeva benissimo...questa volta si era deciso a "provare". Io avevo già qualche esperienza bisex, lui era proprio a digiuno...volevo fargli un bel rodaggio...Alle 12.50 mi presentai fuori dall'ambulatorio...subito dopo si aprì la porta, Paolo mi fece entrare molto furtivamente e chiuse subito a chiave. Paolo era un ragazzo della mia età, magrolino, fisico normale, biondo con due occhi bellissimi, verdi. Era molto timido, ma forse la mia tattica di insistere aveva un po' scalfito la sua timidezza.
    
    Appena girata la chiave, lo abbraciai e lo spinsi al muro: non oppose alcuna resistenza. Cominciai col baciarlo avidamente, dapprima solo la mia lingua si dava da fare ma piano piano anche la sua cominciava a dare segni di vita. Le bocche si comprimevano a vicenda, le lingue ormai roteavano che era un piacere. Mi sembrava ormai di aver superato il suo imbarazzo iniziale. Durò molto, la temperatura saliva e si sentivano i nostri primi respiri profondi. Ogni tanto ci staccavamo, ci guardavamo negli occhi e ripartivamo più intensi che prima. Era molto eccitante. Anche lui ormai era convinto che un'esperienza del genere bisognava ...
    ... viverla e gustarsela.
    
    Cominciai sfilandogli il camice, sotto aveva una maglietta bianca a manica corta ed un paio di pantaloni bianchi della divisa. Con il bacio che si stava prolungando, cominciai a fare scorrere le mie mani sulla sua schiena, fino al culo, sul suo petto, fino ai boxer...lui cominciava già a godere...gli piacevano queste mie attenzioni. Le mie mani scesero sul petto, sentii i suoi capezzoli indurirsi, scesi fino all'ombelico...lui aspettava solo una cosa...lo sentivo che volevo che gli accarezzassi il cazzo. E fu così che scesi sopra i pantaloni...era un bel pacco...già duro. Sfiorai la cappella e lui si staccò dalla mia bocca, appoggiò la testa al muro e cominciò a godere. Aveva una voglia matta. Non mi feci pregare...gli tolsi la maglietta, i pantaloni, rimase in boxer.
    
    Volevo vederlo godere da morire, comincia a leccarlo sui boxer...si intravedeva la cappella pulsare. Lui godeva, mi spingeva la testa sul cazzo...era molto eccitante. Sentivo i suoi odori. Non resistevo e sfilai i boxer e vidi finalmente quel bel cazzo, duro, scappellato e nodoso...Già bello umido....alzai la verga e mi gettai sulle palle, ingoiandole e succhiandole...doveva essere eccitantissimo...lui cominciava già quasi ad urlare...salii lungo la verga, passai con la lingua sulla cappella bella rossa. Mi soffermai un bel po', poi cominciai a fargli una bella pompa...avanti e indietro, avanti e indietro. Godeva come nessuna lo aveva mai fatto godere, la cappella si ingrossava e ...
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