1. Grazioso manigoldo


    Data: 26/08/2021, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... tempo non ripeté una parola, al contrario, s’accosto teneramente a me sfiorandomi gradevolmente le spalle e il collo. Quella sera preferii non rimuginare su nulla, perché perdonai e scordai alla svelta tutte le freddure, gli scherni, i sarcasmi e quei giochi di parole astiose e pungenti che lui m’aveva di proposito indirizzato, per il fatto che sorvolai pure il contatto avvenuto con quella ragazza forestiera e m’abbandonai a lui, godendomi quegli amabili e garbati lievi tocchi, assieme a quei piacevoli tremolii che m’attraversavano tutta la schiena.
    
    Una volta dissolta ed esaurita la musica, Mauro m’agguantò la faccia tra le mani fissandomi per lungo tempo nelle iridi. Nei suoi occhi io decifravo un’energica partecipazione, un vero impulso arginato con evidente difficoltà, ma anche in quel momento lui non annunciò niente. Mauro m’accerchiò le spalle con un braccio e ben presto ci allontanammo dal gruppo. Gironzolammo per lungo tempo sulla riva e a ogni passo sentivo il mio cuore ritmare sovente più determinato. Che cosa sarebbe adesso accaduto? Stava forse progettando un inusitato giochetto, oppure la serata sarebbe terminata in forma sdolcinata? Eravamo ormai molto lontani dal gruppo, non si vedevano più le luci né s’udiva alcun suono, la riva era totalmente spopolata, per il fatto che senza preavviso alcuno Romeo si voltò baciandomi sulle labbra. Quel caloroso e insperato comportamento mi meravigliò, perché il mio elementare e primario riflesso fu quello di sottrarmi ...
    ... indietreggiando. Io restai là sopra pensiero per un breve istante irresoluta su come atteggiarmi, al corrente del fatto che se non mi fossi frenata in quel preciso attimo dopo sarebbe stato troppo tardi, all’opposto stabilii di lasciarmi andare lasciando in tal modo che seguitasse a baciarmi.
    
    Il suo tocco gradevole mi conquistò, lui si muoveva svenevolmente sulla bocca, esortandomi ad aprirmi alla soave conquista della sua lingua. Romeo mi baciò sentitamente, io mi sentivo smarrita con il cuore che batteva nel petto in modo accelerato, perché sperimentavo un’emozione talmente vigorosa da farmi mancare il respiro. Captavo distintamente che ero alquanto aizzata, seppure un’esigua porzione di me stessa stava tangibilmente traballando per l’angoscia e per il batticuore, malgrado ciò cercai di far zittire quelle intime sensazioni. Ero stata sola per tanto tempo, al momento captavo moltissimo la carenza di queste impressioni. Le sue mani percorsero convulsamente il mio corpo, lungo la schiena poi riandando comodamente sui fianchi fino a giungere e a riunirsi presso i miei seni. Romeo li lambì con lentezza con delle movenze circolari, in seguito mi sfilò la camicia e iniziò a tastarli. Io spronai i suoi baci carezzandogli la chioma, intanto che dalle mie labbra fuoriuscivano aliti di godimento.
    
    In breve tempo ci ritrovammo stesi su quel soffice tappeto sabbioso, mentre le nostre mani percorrevano i nostri corpi in un’indolente quanto seducente profonda investigazione. Io baciai a ...