1. Un pomeriggio di ripetizioni


    Data: 25/08/2021, Categorie: Lesbo Autore: Istanbul, Fonte: EroticiRacconti

    Questo è il mio primo racconto. Mi scuso in anticipi per eventuali errori ortografici.
    
    Storia inventata con nomi di fantasia, pertanto ogni riferimento è puramente casuale.
    
    . Così esordì la docente di lingua e letteratura inglese e francese, durante l’incontro con i genitori di Francesca.
    
    disse lei, mostrando loro il quadro generale delle valutazioni .
    
    I genitori dell’alunna, si scambiarono un rapido sguardo che denotava un’evidente preoccupazione. Rivolgendosi nuovamente all’insegnante, la madre chiese:
    
    fece il padre di Francesca
    
    rispose il padre
    
    risposero di congedo i genitori di Francesca.
    
    L’ultima ora stava per terminare. La lezione incentrata sul romanzo Il ritratto di Dorian Grey, non sembrava coinvolgere particolarmente Francesca, una ragazza di 19 anni, altezza circa 1,70 m, occhi azzurri, capelli castano scuro, che scendevano all’altezza delle scapole, raccolti in una semplice coda, da un nastro color celeste. Un fisico asciutto e slanciato, merito dei tanti anni di Volley, sport che tuttora frequentava con la stessa passione di quando iniziò, all’età di 6 anni, e che le occupava parecchio tempo. Con 4 allenamenti e due partite settimanali, la pallavolo si classificava, probabilmente, al primo posto tra le cause del suo calo scolastico. Indossava una t-shirt nera, un paio di jeans chiari e calzava due sneakers nere ai piedi taglia 39. Non essendo allacciate, in quel momento stava facendo dondolare la scarpa destra, avendo la stessa gamba ...
    ... accavallata sull’altra, lasciando intravedere il calzino bianco che arrivava all’altezza delle caviglie.
    
    Arrivò il suono dell’ultima campanella della giornata, accompagnata da un immediato fragore dato dallo spostamento delle sedie degli alunni, intenti a dirigersi all’uscita.
    
    Francesca infilò la scarpa, prese i suoi effetti, e imitò il resto della classe.
    
    . Con un cenno della mano, la professoressa la chiamò alla cattedra.
    
    iniziò la docente proseguì lei
    
    Perfettamente conscia della propria situazione, Francesca ascoltò senza replicare, annuendo di tanto in tanto con espressione mista tra il colpevole e il rassegnato.
    
    rispose Francesca.
    
    propose la professoressa.
    
    disse Francesca.
    
    la salutò Francesca, dirigendosi all’uscita.
    
    Jennifer guardò l’alunna andar via. Le piacque il modo in cui le sorrise.
    
    Terminò di controllare dei compiti in classe ed uscì per recarsi a casa, esattamente un’ora dopo il suono della campanella.
    
    Era nata in Canada 35 anni prima, ma si era trasferita in Europa all’età di 19, dove visse a Londra, per due anni, prima di trasferirsi nella città che sognava fin da bambina: Roma.
    
    Grazie alla sua tenacia, e probabilmente ad un’innata dote per la materia, non impiegò molto per imparare correttamente la lingua italiana.
    
    Era una donna di medio-alta statura, circa 1,75m, capelli biondo cenere raccolti in una treccia, che poggiava sulla spalla sinistra. Indossava una camicetta color salmone, coperta da una giacca nera e dei ...
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