1. Giochi fra maschi


    Data: 24/08/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Gabrihole, Fonte: RaccontiMilu

    Era il primo anno dell’università, una nuova esaltante esperienza lontano dal paeseino di poche anime dove sono cresciuto e con il mondo tutto da scoprire.
    
    Alloggiavo in un appartamento per studenti con altri cinque ragazzi ed era composto da una zona giorno con sala e cucina e tre stanze da letto, che occupavamo in due ciascuno.
    
    Tra di noi abbiamo preso confidenza molto in fretta e in poco tempo la gogliardia e la voglia di divertirci erano diventati gli elementi leganti del nostro gruppo conviviale.
    
    Marco, uno dei coinquilini, era uno di quei personaggi che non perdono mai occasione di parlare di cazzi, di culi, di inculate e cose simili, e ogni volta che qualcuno di noi si chinava per raccogliere qualcosa, o che uno usciva mezzo nudo (o nudo) dalla doccia non perdeva occasione per fare commenti su cui tutti scherzavamo per poi finire con delle gran risate.
    
    Marco scherzava spesso abbastanza pesantemente con me perché io stavo al gioco, una sera uscii nudo dalla doccia, andai in sala dove tutti guardavano la televisione, mi misi davanti allo schermo, allargai le natiche mostrando l’ano e dissi: “Marco perché invece di guardare queste cazzate non mi inculi e facciamo un bello spettacolino porno per i nostri amici?”
    
    Marco si &egrave alzato subito dal divano, si &egrave sfilato il cazzo già semiduro dai pantaloni, l’ha scappellato mentre ancora camminava verso di me e me l’ha appoggiato al buco, io a quel punto sono scappato in avanti, ci siamo fatti tutti ...
    ... una risata, lui ha rimesso il cazzo nei pantaloni e io sono andato in camera a vestirmi.
    
    Mentre mi vestivo, e per diversi giorni a venire, non ho fatto che pensare alla sensazione della cappella di Marco appoggiata al mio buco del culo.
    
    Confesso che non ero già più vergine, anzi l’estate prima avevo iniziato a fare sesso con un amico il quale il pomeriggio aveva sempre casa libera perché i suoi lavoravano entrambi, avevamo iniziato per scherzo, giocando, ma la prima volta che lui mi penetrò fu perché giocando perse il controllo, non capì più niente e mi prese con la forza. La cosa comunque non mi dispiacque ne mi traumatizzò, anzi!
    
    Da quella sera abbiamo scherzato spesso su “quella volta che Marco me lo aveva quasi infilato nel culo” e spesso, sempre con tono scherzoso, gli altri facevano battute del tipo: “per il compleanno di Marco ti leghiamo al tavolo piegato a novanta gradi e ce ne andiamo lasciandoti solo con lui” oppure “Marco quante seghe ti sei fatto pensando a quella volta che hai appoggiato il cazzo al culo di Gabri?” e la cosa che più mi faceva eccitare segretamente era che lui rispondeva sempre: “ho perso il conto, se per ogni sega che mi sono fatto pensando a lui gli fossi venuto dentro davvero adesso peserebbe 20 Kg in più”.
    
    Non dormivamo in camera insieme io e Marco, io dormivo con Camillo e lui con Antonio, l’altra stanza era occupata da Mauro e Giorgio.
    
    Una domenica sera, dovendo tornare all’appartamento reduci dal week end presso le nostre ...
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