1. Fantasia No. 1


    Data: 24/08/2021, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Autore: Lucrezia, Fonte: RaccontiMilu

    Quando Marco arriva davanti al mio portone, vede una donna che citofona e poi entra. Gli tiene la porta aperta e lui entra dopo di lei e la segue visto che si dirige anche lei verso la mia scala. Porta un vestitino nero di maglina, che si muove con lei ma a tratti le si stringe contro mettendo in evidenza un bel culo rotondo e abbondante. “Non e’ messa male nemmeno di tette – riflette tra se e se – e con quei tacchi e le unghie e il rossetto di un rosso acceso ha proprio una bella aria da troia…deve essere una bella tipa”, continue a pensare salendo le scale con lei, senza smettere di fissarle il culo.
    
    E’ assorto in questi pensieri da vero porco e non si accorge che la tipa si sta dirigendo verso la mia porta, che si apre. Ci sono io sulla soglia, con la camicia da notte verde acqua, il rossetto viola e…collare e guinzaglio. Resto interdetta un attimo e dico: ” Giovanna, cosa ci fai qui? Marco…io…”. “Sono venuta per quello scialle, ricordi? Passavo dalle tue parti ed ho approfittato per fare un salto da te”, risponde pronta Giovanna e poi, voltandosi verso di lui, aggiunge: “Ho scelto un brutto momento?”, con un tono da vera sgualdrinella, che le viene così naturale.
    
    Sentiamo tutti e tre il suono della chiavi che aprono dall’interno la porta del mio vicino di casa e io mi affretto a dirvi: “Entrate, su, andate in cucina che vi raggiungo subito e vi faccio un caffè”, mentre vi lascio la porta aperta e mi dirigo in camera per infilarmi qualcosa.
    
    Sto armeggiando col ...
    ... collare quando sento Giovanna dire: “Allora questo sarebbe il famoso Marco. Piacere, Giovanna: ho sentito tanto tanto parlare di te”…ancora quel tono ammiccante. “Giovanna e’ proprio una vacca – penso – speriamo non esageri: forse ho sbagliato a fidarmi di lei e raccontargli tanti particolari del mio rapporto con Marco…”. Passa un minuto di silenzio ed ecco la voce di Marco, chiara e autoritaria che mi grida: “Non osare toglierti il collare, cagna…tanto la tua amica sa benissimo che troia sei…e sei in buona compagnia, ahahahah” – aggiunge chiaramente divertito. Sono paralizzata, non so cosa fare. Ancora mi ordina dalla cucina: “E non coprirti…anzi vieni a farci compagnia e arriva con le tettone di fuori”
    
    Panico: un brivido di panico mi percorre, mentre già reagisco al suo ordine, risistemandomi il collare ed abbassando le spalline per scoprire le mie tettone. E’ solo un attimo: prima di uscire dalla camera, sono già tranquilla. Di più: sono soddisfatta perché come schiava sto prontamente ubbidendo ad un ordine del mio padrone…e sono così eccitata che ho paura di gocciolare mentre faccio i pochi passi che mi separano dalla cucia. “Sono proprio zoccola”, penso, e come sempre sorrido al pensiero.
    
    Arrivo in cucina tenendo gli occhi bassi.’Marco si è’tolto i calzoni ed è’seduto, e Giovanna e’ seduta sopra di lui con il vestito chiaramente sollevato dietro. “Cazzo, ma sono enormi”, dice Giovanna, “Con i vestiti addosso si capisce che sono grandi ma così fanno impressione”…”Prova ...
«1234»