1. Nell’abisso dell’anima


    Data: 06/02/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Perfino oggi sei stata totalmente mia, anche in questo giorno hai dato tutta te stessa, sì, come sempre, sei riuscita a lenire placando radicalmente il mio dolore fisico e sedando energicamente nel contempo quello mentale, giacché conosciamo e sappiamo che dobbiamo accontentarci appagandoci silenziosamente di questi momenti rubati alla realtà delle nostre vite, eppure io vivo nell’attesa. L’atmosfera che infatti creiamo, con frasi circospette, furtive e segrete scritte sui cellulari, diventa in ultimo una potentissima pulsione erotica esasperata che scoppia in completa passione e in radicale trasporto, nell’attesa d’incontrarti il tempo inevitabilmente rallenta, poiché la sensazione &egrave visibilmente alterata e snaturata radicalmente dal desiderio.
    
    La mente ricompare all’ultimo incontro, alle sensazioni vissute, ai vestiti sparsi per la stanza, alle luci soffuse legate ad armonizzare una stanza fredda, a un sottofondo musicale per accompagnare i nostri gemiti, al sudore che rafforza l’odore del tuo profumo irrobustendolo. Io ricordo il bacio delizioso all’entrata, niente parole o saluti, unicamente espressioni e sguardi intensi, frasi chiuse incastonate come dentro un astuccio in fondo al cuore, imprigionate dalla mancanza di tempo:
    
    ‘Ti amo, ti amo’.
    
    Quante volte vorrei dirtelo, quante volte vorrei farti comprendere che non &egrave soltanto sesso, che sarei intenzionalmente disposto e organizzato a lasciare ogni cosa per affrontare tutti per averti vicino, perché ...
    ... m’angoscio e soffro troppo quando chiudi quella porta dietro di te, lasciandomi sfinito ma trepidante di gioia da solo su quelle lenzuola colorate di rosso nell’attesa di rivederti? Io spingo il mio cazzo dentro di te con la veemenza dell’amatore affamato e focoso, guardo ogni centimetro della tua pelle, bramo i tuoi sospiri, perché so che essi sono i primi segnali della tua eccitazione crescente. Guardo gli occhi chiusi, le labbra che vengono strette e morse sotto le spinte del mio cazzo, che si riempie del tuo calore più intimo intanto che squadro quelle mani incrociate. La sensazione di possederti, la speranza di penetrarti come mai nessuno ha compiuto, il bisogno di sentirti solamente mia, si scontra in definitiva in maniera inequivocabile con la realtà fuori da quelle mura.
    
    Ripenso intensamente al cigolio di quel giaciglio sotto le spinte dei nostri corpi, riesaminando quante volte abbiamo ambedue sorriso considerando i nostri vicini di casa: quante volte abbiamo riso del vecchietto che sta nella stanza accanto, quante volte &egrave ritornato dentro casa vedendoci arrivare, probabilmente già pregustandosi il suo film erotico personale senz’immagini, indubbiamente però sonoro, perché tu sei una donna che non reprime né trattiene le proprie emozioni, all’opposto, le amplifichi urlando vivamente il tuo piacere.
    
    Tu apri gli occhi per dirmi del tuo piacere, io entro in te tramite loro, il respiro segue il cuore e tutto sparisce, i nostri corpi si fondono prendendosi il ...
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