1. Ospitare il figlio della vicina?


    Data: 13/08/2021, Categorie: Autoerotismo Etero Autore: Viktorie, Fonte: RaccontiMilu

    ... ghigno.
    
    “andiamo.”
    
    Sento che non mi muove. Giusto, non conosce la casa.”si, adesso accendo la luce.” Sorrido, toccando l’interruttore e strizzando gli occhi, infastiditi, dirigendomi verso la porta finestra del salotto.
    
    “Emh…” Mi giro verso di lui. “che c’&egrave?” Chiedo, notando che mi guarda dall’alto in basso.
    
    Ops. Non mi ero resa conto che la mia m’se notturna fosse composta da un perizoma e una canotta aderente. O meglio, lo sapevo ma dormivo da sola! Ma soprattutto ciò che imbarazza ambedue sono due capezzoli sull’attenti, e il fatto che il mio presupposto ricevitore cordless sia un, diciamo, amichetto di silicone per serate solitarie.
    
    Guardo perplessa il dildo bluastro per un momento, pensando come abbia potuto scambiarlo per un telefono. Che credessi fosse il cordless fuori dalla base, passi. Che la forma tondeggiante in mano li accomuni, anche.
    
    Che non mi sia accorta dell’assoluta mancanza di tasti, e dell’assoluta presenza di finte venosità, proprio non lo capisco.
    
    “suonavi, nel dubbio ho preso dal comodino quello che pensavo fosse il cordless.” Spiego imbarazzata.
    
    “eh si, capisco… No. Scusa.” E scoppia a ridere. La prossima volta ti lascio sul pianerottolo. Non devo imbarazzarmi, sono una donna adulta, ho tutto il diritto di avere anche la più vasta collezione di vibratori del mondo, e di rilassarmi nel letto prima di dormire. Sbatto comunque il giocattolino sul divano e sottolineo “allora, questa la tieni per te: Anche perché tu NON sei ...
    ... in casa mia a quest’ora…”
    
    “certo, sono nel letto come ogni bravo bambino.”
    
    Apro la porta del terrazzo sorridendo “mi piace quando voi uomini accendete il cervello.”
    
    “non &egrave facile con una in mutande, capezzoli dritti e vibratore in mano” sorride strusciandomisi addosso per guadagnare il terrazzo. Sento un brivido… E non &egrave l’aria fredda che entra in casa, lo capisco benissimo.
    
    Il ragazzo si inerpica agile sul muretto che divide i due terrazzi, salutandomi con la mano. Mi perdo a osservarne il corpo allenato.
    
    Una parte di me suggerisce che “il ricevitore del cordless” potrebbe tornare ancora utile, stanotte… Mi affaccio sul terrazzo, solo per curiosità, e vedo il ragazzo appena dietro il muretto che non sa come orientarsi.
    
    “che c’&egrave?” Sussurro a voce bassa, avvicinandomi ai miei vasi di piante.
    
    “non vedo un cazzo!” Risponde lui, cercando di tirare fuori dai jeans il telefono, palpandosi inutilmente. “ho lasciato il telefonino in auto!!” Piagnucola, facendomi sospirare rassegnata. Salto agilmente il muretto, e silenziosamente gli prendo una mano e lo porto tra i vasi e le sedie a sdraio del suo terrazzo.
    
    “ma come cazzo fai?” Sussurra. “abitudine, e ci vedo abbastanza…” Non starò a spiegargli cosa sia la scotopia, e che come ogni cosa della vista possa essere diversa da persona a persona. Sento la sua mano nella mia tremare, calda, sento il battito del suo cuore, immagino il suo corpo emozionato nel farsi trascinare cosi, l’eccitazione per ...
«1234...»