1. Quel porco del capoufficio


    Data: 13/08/2021, Categorie: Gay / Bisex Lesbo Sensazioni Autore: nymphomaniac_, Fonte: RaccontiMilu

    ... cuore mi batteva all’impazzata mentre salivo le scale, e mi era arrivato in gola quando bussai alla porta del suo ufficio. Lui mi apre:” Ehi ciao, prego entra.”, disse chiudendosi la porta alle spalle.
    
    Gli spiegai quali carte gli avevo portato, e quali avrebbe dovuto firmare: io ero piegato verso la scrivania e lui si era seduto con una gamba sulla scrivania, con il corpo inclinato verso di me. Mi sentivo imbarazzatissimo.
    
    Ad un certo punto mi sfiora una mano, ed io, per paura, ritraggo subito il braccio. Ma lui non demorde. Ad un certo punto mi trovo con la schiena al muro e la sua faccia a meno di venti centimetri dalla mia:” Sai, dalla prima volta che ti ho visto che ti desidero”. Non sapevo cosa dire, e allora, invece di parlare gli diedi un piccolo bacio a stampo. Lui mi guarda e stampa le sue labbra sulle mie, mi preme contro il suo corpo, mi tasta fortemente il culo e anche io abbasso le mani.
    
    Decidemmo che era meglio vederci fuori dall’ufficio e ci demmo appuntamento in centro: lui sarebbe venuto a prendermi con la sua BMW-X3 e saremmo andati a casa sua. E così fu.
    
    Stava ancora aprendo la porta di casa ma lui aveva già la mano nei miei pantaloni e, una volta entrati, mi buttò sul divano e finì di spogliarmi. Dopo una serie interminabili di baci, passò a visitare con la sua lingua il mio sfintere: aveva una lingua lunga, molto ruvida e bagnata, con la quale lubrificò ogni centimetro del mio antro anale. La mia eccitazione era alle stelle.
    
    Mi misi ...
    ... in ginocchio per terra, lo baciai, e poi volli visitare il suo cazzo gonfio con la mia bocca: mi si presentò un cazzo perfettamente proporzionato in lunghezza e larghezza, con una cappella grossa, e due palle cariche di caldo succo.
    
    Lo leccai in lungo e in largo, lo inglobai totalmente nella mia gola (credo di avere una predisposizione per questo: riesco a ingollare totalmente fino in gola anche peni molto grandi, senza soffocare) e nel frattempo lo sentivo gemere di piacere. Gli succhiai lo scroto, prima un testicolo, poi l’altro, per poi tornare a succhiare la grossa asta. Dopo mezz’ora di sesso orale, come una furia mi girò a quattro zampe sul divano, e, dopo aver messo il preservativo, entrò dentro di me. Non sentii alcun dolore, solo un’infinta scossa di piacere che pervadeva il mio corpo ad ogni colpo di quel randello di carne che, violento, stantuffava nel mio culo.
    
    Urlavo, godevo, gemevo e sentivo che anche lui godeva mentre mi montava. Cambiammo diverse posizioni, fino a finire nella posizione del missionario: dopo molti colpi assestati mi venne dentro, e poi si accasciò sopra di me, sfinito, ma ancora voglioso di baciarmi.
    
    Mi riaccompagnò a casa, e, ovviamente, da quel giorno gli portai quasi sempre io le pratiche in ufficio. Non immaginate quanto sia bello essere pecorizzati sulla scrivania di un ufficio, con il terrore che qualcuno possa bussare. Però certe cose non succedono spesso, quindi tanto vale farle, senza starsi a fare troppe seghe (mentali e ...