1. Elisa: una giornata particolare


    Data: 12/08/2021, Categorie: Autoerotismo Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... risposta, poi premette il tasto di interruzione chiamata dicendo a se stessa “Non c’è, chissà cosa sta facendo. Proverò tra poco”
    
    Il telefono Elisa lo lasciò lì al suo fianco e le dita ritornarono ai capezzoli che ripresero ad essere duri e lei li allungò tirandoli in avanti. Le piaceva quella partica e sentiva che la figa le si bagnava sentendosi anche pronta a farsi un bellissimo e godurioso ditalino con tanto di urlo finale.
    
    La mente però le fece uno scherzo: quando stava per iniziare quella pratica le fece venire voglia di tentare un’altra telefonata a quell’amico.
    
    Stavolta dopo due squilli “Pronto!” e lui rispose e lei si trovò inaspettatamente in un momento di imbarazzo “Pronto sono Elisa”
    
    Dal tono della voce si capisce che entrambe sono emozionati anche se sono passate poche ore dal loro incontro ma da come impostano la voce e le parole sembra che si siano lasciati ieri.
    
    Lui è contento di sentirla ed anche Elisa lo è e le piace ascoltare la sua voce, per sapere di più di lui.
    
    Parlano molto ascoltandosi a vicenda con attenzione. Si sentono talmente vicini che il telefono non sembra più un mezzo ma un luogo in cui esprimere una complicità.
    
    Lui si accorge delle emozioni di Elisa che da giovane ragazza le esprime bene e le fa capire di essere di essere disponibile. Lui la capisce.
    
    Elisa è sdraiata sul divano e mentre parla ha rimesso la camicetta e la gonna perché sente un po’ di freddo, ma è terribilmente eccitata e le parole di lui aumentano ...
    ... questa eccitazione.
    
    Il ragazzo vuole sapere come Elisa è vestita e dove si trova. Lei racconta sorridendo e scherzando che indumenti indossa e dove si trovi.
    
    Poi lui si fa audace “Apri la camicetta e accarezza i tuoi seni” le sussurra con la voce strozzata dall’eccitazione.
    
    Elisa ammaliata e con la mente persa, esegue perché ha necessità di quelle parole, di sentirsi desiderata come femmina.
    
    Lui le parla di lunghe carezze ed effusioni che non paiono virtuali. Le dice di lunghi baci che ricordano altri baci, carezze che sfiorano la pelle.
    
    La schiena di Elia è percorsa da mille fremiti che il tono della voce di lui le dà.
    
    Elisa sogna di essere avvinghiata lui pur essendo distante anche se la voce al telefono lo fa sembrare vicinissimo e sogna emozioni ed i loro corpi appiccicati e stretti.
    
    Lei gli dice di essere pronta, pronta per essere chiavata dove lui vuole, finalmente.
    
    Per simulare l’accoppiamento apre le cosce, apre le sue labbra e comincia ad accarezzarsi. Le sue tette sono grandi ed i suoi capezzoli sono come chiodi; quando le tocca la fanno saltare per il piacere generato.
    
    Lui dall’altro lato, e chissà in quale posto, è estremamente eccitato con una enorme erezione ed i mugolii di lei la aumentano.
    
    Elisa passa la mano sulle mammelle soppesandole e spremendole; l’altra mano è in basso per un frenetico sgrillettamento per darsi piacere e godere del clitoride che si inturgidisce come l’ultima volta in cui ha scopato con Rocco che quella volta ebbe ...