1. Possessione silenziosa


    Data: 06/02/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sensazioni Autore: FiancodiVenere, Fonte: RaccontiMilu

    Sveltina silenziosa
    
    Per quanto tempo passasse, non riuscivo ad addormentarmi. Ero girato di lato nel mio letto, stavo leggendo un thriller poliziesco ma non riuscivo a concentrarmi troppo sulla trama perché ripensavo a quanto fossero stupide alcune discussioni di coppia. Marika dormiva di fianco a me, si era addormentata poco dopo essersi messa a letto. Non era spesso così, solitamente si scopava allegramente prima di addormentarci, ma quel pomeriggio avevamo discusso, non ricordo neanche su che cosa, e c’eravamo tenuti il muso fino ad arrivare a quella situazione di stallo. &egrave per questo che una volta a letto mi ero messo a leggere facendole muro. In tutta risposta Marika, dopo aver tolto le lenti a contatto ed il trucco, mi aveva raggiunto in camera da letto e si era spogliata dei vestiti per rimanere in mutandine con sopra soltanto una mia maglietta che lei usava come pigiama. Appena infilata a letto si era girata verso il muro e poco dopo ho capito dal suo respiro che stava già dormendo.
    
    ‘Affari suoi’ avevo pensato. In fondo quel libro era interessante ed ero sicuro che mi avrebbe tenuto compagnia.
    
    Due ore e mezza dopo, ed un centinaio di pagine, i miei occhi si posarono sui morbidi e scuri capelli di Marika che ricadevano scomposti sul cuscino. Girandomi verso di lei allungai la mano per accarezzarli, scesi delicato prestando attenzione a non svegliarla e sentii con le dita la linea del collo e della schiena, infine il morbido calore del suo sedere. Forse ...
    ... quel libro non era così interessante.
    
    Mi girai mettendomi a cucchiaio verso di lei, i miei piedi sfioravano i suoi, godendomi il calore, ma soprattutto usai una mano per accarezzare dolcemente il suo culetto. Usai le dita in modo delicato sulla porzione di pelle non coperta dalle mutandine. Poco dopo risalì il suo fianco infilando la mano sotto la maglietta, giocai dolcemente con la sua pancia e subito dopo con il suo seno, almeno con quello che riuscivo a toccare grazie alla posizione del suo braccio. Quando tornai al suo culetto decisi di farmi più intraprendente, la mia voglia si stava risvegliando ed il mio sesso era ormai in erezione.
    
    Questa volta le mie dita non si fermarono a toccare soltanto la porzione di pelle libera dalla stoffa, ma iniziarono lentamente a prendere la strada a loro più familiare, percorrendo il percorso che dalle sue natiche scorreva verso il suo sesso. Inizia il mio gioco. Iniziai a muovere i polpastrelli mimando attraverso le mutandine un leggero ditalino sopra le sue labbra morbide ma ancora strette. Ci presi gusto e continuai a farlo con delicatezza ma forza sempre crescente, con il passare del tempo mi accorsi che Marika non accennava a svegliarsi, ma inconsciamente il suo corpo iniziava a muoversi in modo leggero e sensuale, anche nel sonno riconosceva il mio tocco nella sua intimità. Con tremenda soddisfazione mi accorsi che il tessuto leggero iniziava ad inumidirsi. Trovai la cosa eccitanti e capii subito come sarebbe finita.
    
    Mi ...
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