1. Incombenza e spossatezza


    Data: 10/08/2021, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... per il fatto che sembra come se fossi ancora lì con il corpo e al tempo stesso in un altro mentalmente per lasciarlo inasprire senza sentirlo, mi sono persino elevata la soglia del dolore da sola meravigliandomi con me stessa. Lo fermo, esco dal buco nero del ricordo, però difficilmente riesco a fare pure questo in modo casuale, in quanto entro ed esco. Ogni volta sono più sfiancata e snervata, metto insieme un minimo di sorriso per il piccolo uomo e la sua lettera per le grandi occasioni delle feste, perché c’&egrave sempre una ragione. Io non volevo amare ancora, non un uomo adulto, ciononostante sapevo d’averne carnalmente bisogno, eppure dovevo chiudere il cerchio ammesso che uno dei due sopravviva per questa chiusura che ha la forza d’una trappola piena di sangue non innocente, certo, ma sempre sangue, precisamente plasma e non lacrime.
    
    Io le disprezzo queste lacrime che m’appannano anche la vista, le irrido e le snobbo, eppure nello stesso momento le benedico, perché vorrei che fossero lacrime di perdono, perché so che hanno il sapore della rabbia e dello sdegno, poiché non riesco a essere irremovibile né ostinata con me stessa, non in questo giro.
    
    L’amore per quest’uomo, che &egrave il lato genuino e innocente della mia anima, peraltro smarrita e spaventata, mi rende sennonché debole verso me stessa, perché io odio la compiacenza e il piacere, ho l’astio per l’ironia e per la derisione, visto che non sono mai magnanimi e tolleranti. Io ho bisogno di fare male, ho bisogno di fare l’amore, a lui e con lui.
    
    Forse quest’aspetto basterà ad addolcire e a lenire in ultimo accontentando il dolore. Verosimilmente stavolta basterà di certo.
    
    {Idraulico anno 1999}
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