1. Chiodo fisso


    Data: 04/08/2021, Categorie: Masturbazione Autore: Ginnylinny, Fonte: EroticiRacconti

    Sto cercando di smettere di pensare a quello che è stato, a come sarebbe andata se tu fossi diverso o se io fossi diversa.
    
    Cercare di ragionarci non ha senso, per me che ho sempre la testa per aria.
    
    Nemmeno di notte sono tranquilla, mi rigiro nel letto, mi sveglio sudata e con la mente a mille.
    
    Ho nostalgia di quella piccola cosa che eravamo io e te, di quella complicità mentale che pensavo di aver trovato in te.
    
    Probabilmente ho sbagliato io, a crederti, ma quel tempo speso insieme penso sia stato il migliore di anni e anni di relazioni sbagliate.
    
    Decido di farmi un bagno caldo, anzi bollente, come piace a me.
    
    La vasca piena di schiuma e sapone, mi lascio abbandonare, cerco di staccare la spina, mettendo il cervello in off.
    
    Fosse facile, non lo è per nulla.
    
    Più cerco di divagare, più ti sento arpionato ai miei pensieri, non trovo il modo di lasciarmi andare.
    
    Cosa vuoi da me?
    
    Perché mi lascio tormentare dal tuo ricordo?
    
    Lo so, come mi facevi godere tu pochi altri ci sono riusciti.
    
    “ non fare la stupida, lo so che come ti bagni con me...” il tuo mantra lasciato a metà, me lo sussurravi sempre, mentre scopavamo.
    
    Lo facevamo sempre da per tutto, come a volerci in quell’istante, con la fame di chi non sa aspettare e vuole tutto subito.
    
    Come quella volta nascosti da un paravento quasi trasparente, in una rientranza di un corridoio semi affollato.
    
    Mi tappavi la bocca con una mano, mentre colpo dopo colpo affondavi il tuo cazzo dentro ...
    ... di me, quasi non respiravo. Dio mio, quanto mi hai fatto godere.
    
    Mi avevi convinto tu, in quella follia da esibizionisti, ma la situazione era fottuttatemente adrenalinica.
    
    Non potevo dissentire, non potevo dartela vinta.
    
    Ricordo ancora che, godendo anche tu con me, mi sussurrasti:” pensa se ci scoprissero proprio ora”.
    
    Dopo quelle parole, l’orgasmo fu devastante... per entrambi.
    
    La mia testa divaga, ripensa a quella volta al mare, con la scusa di fare il bagno quando invece, volevo solo far la pipì.
    
    Hai finto di voler nuotare con me, ma volevi solo guardarmi farla.
    
    Magari sentirne il flusso tra le tue dita e così ti ho battuto sul tempo.
    
    Ho messo la tua mano nel mio costume, la mia fica calda e avvolgente, avrebbe voluto altro, ma tu lo sapevi già questo.
    
    Non la piantavi di fissarmi, con quel sorrisino dipinto sul viso, con quelle labbra che anche ora, leccherei e succhierei dalla mattina alla sera.
    
    Mi mordevo il labbro inferiore, a mó di concentrazione, eravamo in pubblico ma non mi sentivo in imbarazzo.
    
    Intorno a noi la gente tranquillamente nuotava e sguazzava, di noi vedeva i solo due ragazzi a un palmo dai reciproci nasi.
    
    Senza sapere che le tue dita si stavano impregnando della mia pipì che calda scorreva via da me, per lasciare spazio ad abbondati umori bollenti.
    
    Hai iniziato a masturbarmi piano, prima un dito poi due, con l’altra mano mi avvicinavi a te, un lieve accenno di lingua.
    
    Hai continuato a possedermi soltanto con due ...
«12»