1. PRIGIONE TRANSEX PARTE 3


    Data: 02/08/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Trans Autore: strapps, Fonte: RaccontiMilu

    Quando uscii dalla prigione ero senza un soldo e un posto dove andare. Avevo in tasca pochi soldi, un biglietto dell’autobus fino a W. E un indirizzo di un bar di S. datomi da Lea, con un nome al quale rivolgermi. Arrivai a W. A mezzanotte. Dormii nella stazione dei treni, fuori, pioveva. Il mattino dopo usai parte dei soldi per una robusta colazione e mi misi in cammino. Feci l’autostop fino a F. quindi presi la corriera per S. arrivai al bar dell’indirizzo poco prima delle una di notte. Era un posto falsamente chic, gran divani rosa, luci basse, tavolini di pelle. Sporco, squallido. Alla biglietteria chiesi del nome sul foglietto e mi fecero entrare senza problemi. Ma il tipo(o la tipa) non c’era. Aspettai al bar. Gli avventori erano pochi, su una pista da ballo una ragazzina faceva la lap-dance. Male, svogliata, attorno solo due grassoni in giacca e cravatta. A servire ai tavoli vuoti, transex in topless. Annoiate pure loro, senza lavoro.
    
    Rimasi a sonnecchiare al bar fino alle tre. Il barman voleva cacciarmi ma lo pregai di non farlo. ‘La prego, signore, non ho un soldo né un posto dove andare. Mi lascia aspettare Baa(questo era il nome sul foglietto)e le giuro che non darò alcun fastidio…la prego…signore barman, mi aiuti…’
    
    ‘Ok….che morti di fame….non mangiarti le noccioline, stronzo..’
    
    non c’era l’ombra di un salatino in giro. Come i clienti del resto. Avevo sonno ed ero stanco.
    
    Alla fine Baa arrivò in una scia di profumo da baldracca forte come un destro al ...
    ... naso. Era un transex bianco alto, con due poppe illegali e spropositate, labbra canonttate, braccia e spalle da lottatore. Due mani guantate- fumava un sigaro da un bocchino gigante ‘ larghe come pale, minigonna su curve, lunghe, bianche gambe, tacchi vertiginosi.
    
    ‘Tu saresti l’amichetto di Lea, giusto come sta il mio cuoricino Lea?’
    
    ‘…bene..le porta i suoi saluti..’ quella rise e mi sbuffò in faccia il sigaro.
    
    ‘che ti serve dolcezza?’
    
    ‘Un posto dove dormire, Signora e un lavoro…’
    
    rise. ‘Ahhh…mica sono l’ufficio di collocamento! Dormirai di sopra, vicino alla cucina, c’&egrave una branda,non sporcare e non rompermi i coglioni, ci abito pure io di sopra!’
    
    ‘Grazie, Signora..’
    
    rise ancora, tirando dal bocchino con quelle labbra a canotto rosa, occhi ipercolaroti blu,verdi,rossi. ‘Puoi restare 3 settimane, un mese al massimo, poi fuori dalle palle. Quanti soldi hai?’
    
    ‘beh…pochi, anzi pochissimi a dire il vero…’
    
    ‘Pezzente, ok, mi ripagherai in qualche modo..’
    
    dieci minuti dopo ero con la faccia nel ventre di Baa che mi teneva la testa premuta sul suo cazzo e mi obbligava a spompinarla nel cesso. Succhiai quel cazzo, sfinito, distrutto dal camminare e dal sonno. Mi sforzai di fare un lavoro decente,ma Baa si lamentò più volte, infine arrabbiata mi mollò due schiaffi.’Non vali un cazzo, troia di merda..’ e mi pisciò in faccia.
    
    Passi una nottataccia e mi addormentai solo all’alba. Quando mi risvegliai era l’una. Che cazzo di vita la mia? In mezzo a ...
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