1. IL MIO AMICO DAVIDE


    Data: 31/07/2021, Categorie: 69, Etero Autore: fiordinorma, Fonte: RaccontiMilu

    IL MIO AMICO DAVIDE
    
    Notte di passione a VENEZIA
    
    Ho conosciuto Davide al caffè Pedrocchi, dopo una sosta nella basilica del Santo (Antonio). Incrociammo gli sguardi, così, casualmente come avviene di solito in un luogo pubblico, nulla di che, solo che distrattamente m’accorsi, attraverso lo specchio di fronte, che mi fissava intensamente il posteriore. Indossavo un tailleur fucsia, con la gonna molto aderente con un garbato spacco dietro che lasciava vedere un po di cosce, coperte da calze velate, sorrette da una guepière che mi modellava il giro vita esaltando il petto e appunto il culo. Credo che il giovane stesse per uscire, ma si fermò e si trattenne nel bar continuando a guardarmi disinvoltamente, fino a fissarmi negli occhi intensamente, costringendomi per pudore ad abbassare i miei. Stavo con mio marito, allorchè questi si allontanò in bagno, subito il baldo giovanotto si fece avanti. Con marcato accento veneto, mi sentii dire con fare gentile: – Mi scusi signora, ho notato che siete nuovi del posto…, ehmmm…, posso esservi utile…? – Lo guardai divertita e incredula per tanto ardire, e gli risposi: – Non vedo in cosa…! – Mi chiamo Davide e sono un libero professionista, esercito nel mio studio in zona..! – Io mi chiamo Norma e sono di Napoli, e…, allora…? A questo punto era evidente il suo attaccar bottone, così insistente per’ altro, per cui mi venne da ridere sommessamente coprendomi con la mano la bocca. Questo breve incontro finì quando rientrò mio ...
    ... marito, nel salutarmi Davide mi appiccicò in mano un biglietto che subito riposi nella tasca, nell’uscire dal locale ci incrociammo di nuovo e stavolta gli lanciai un sorrisino, un po assassino…, buon segno per lui. Verso le undici e mezza di sera, dalla stanza dell’hotel, a Venezia dove m’ero recata nel pomeriggio, per trascorrere il fine settimana, presi il biglietto, era uno di quelli che usano i professionisti per pubblicizzarsi, scorsi il numero di cellulare e decisi di chiamare. Approfittando che mio marito dormiva, andai in terrazzo, affacciato sul Canal Grande, e composi il numero, stavo in body nero, senza reggiseno e mutandina, con la fica al vento e i peli accarezzati dalla leggera brezza della laguna. – Pronto chi è…? Un sospiro accattivante e poi: – Sono Norma, ci siamo conosciuti al bar….! – Neanche il tempo di finire la frase che mi interruppe con euforia dicendo: – Lo sapevo.., lo sapevo che avresti chiamato…! – Hooo…, caro, hai lo sguardo assassino.., non ho saputo resisterti, eccomi…! – Lui: – Da stamattina che ti ho vista, non sono riuscito a toglierti di mente, mi hai stregato..! Dove stai? – Io: – Stò in albergo a Venezia, sulla terrazza, mio marito dorme.! – Lui: – Meno male..! Io: – E tu che stai facendo.? Lui: – Stò a casa e anche mia moglie dorme, aspetta esco in terrazza anch’io..! La conversazione andò avanti per un po sul banale, quando gli dissi che la mia passerina infreddolita aveva bisogno di una mano calda per riscaldarla, e la mia sopperiva ...
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